Il Consigliere Vincenzo Rizzi eletto nel M5S ha fatto protocollare una interrogazione-interpellanza indirizzata al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale circa l'eventuale utilizzo abusivo da parte di ignoti per irrigare i campi delle acque di superficie, comprese quelle del Canale Contessa e Faraniello dove versa i reflui lavorati il depuratore di Foggia E’ da ormai due anni che il moVimento 5 Stelle di Foggia si sta occupando della qualità delle acque che vengono immesse nel canale Contessa – Faraniello dal depuratore di Foggia e di come queste acque vengono utilizzate senza permesso per irrigare i campi. Sicuramente la situazione negli ultimi due anni è migliorata tantissimo, infatti, quasi tutte le stazioni di pompaggio che era possibile vedere dalla strada, anche a ridosso del depuratore, sono state rimosse. Le perplessità sono le seguenti: se sia lecito utilizzare le acque di superficie per irrigare i campi senza gli opportuni permessi, se utilizzare le acque di un canale nel quale scarica il depuratore come quello di Foggia sia pericoloso per la salute. Come mai ad oggi, nonostante le tante segnalazioni effettuate dagli attivisti del M5S sono ancora presenti le stazioni di pompaggio, alcune delle quali più volte segnalate/denunciate? E’ così difficile a chi di competenza intervenire e mettere in campo tutte quelle misure per salvaguardare la nostra salute così come indicato dalla nostra Costituzione e dalle leggi speciali in materia? PREVENZIONE dovrebbe essere la linea di chi è deputato al controllo e la salvaguardia del bene comune! Osservando le riprese satellitari di Google Maps è possibile notare che quando furono realizzate le stazioni di pompaggio, l’utilizzo delle acque del canale per irrigare i campi era una pratica molto diffusa e che molte stazioni di pompaggio, sempre all'epoca delle riprese, erano collocate in zone visibili solo se ci si introduce all’interno di campi agricoli di proprietà privata. Qualcuno si domanderà “perché sprecare una risorsa così preziosa in un periodo di crisi? Benedetta l’acqua se c’è e ben venga se si può sfruttare”. Questa osservazione sarebbe giusta se il depuratore funzionasse correttamente e se fosse dotato di un impianto di affinamento. Effettivamente avere tanta acqua a disposizione e non poterla utilizzare è effettivamente uno spreco, ma oggi in quelle acque potrebbero essere presenti dei batteri e dei virus pericolosissimi per la nostra salute, in alcuni casi, anche mortali perché per la tipologia del depuratore che versa in quel canale e per come funziona la qualità dei reflui lavorati è tale da non poter essere utilizzati in agricoltura perché inquinati. SI CHIEDE CHE: il Comune e tutti gli organi preposti vigilino e mettano in campo tutte quelle misure di prevenzione e tutela affinché i prodotti agricoli non vengano più irrigati con acque potenzialmente pericolose.