L’ORGOGLIO ROM A LATERZA (Taranto) di Nicola NATALE Una comunità rom che nel tempo si è fusa con i residenti. Senza campi e senza discriminazioni. Tutto questo accade a Laterza, centro pre-murgiano di 15mila abitanti che ha fatto dell’accoglienza un suo tratto distintivo. Fino a concedere, primo tra i comuni italiani, la cittadinanza onoraria ad un rom, Santino Spinelli, a coronamento di una serie di azioni per rivalutare la cultura rom e conoscerne le origini. I rom laertini erano presenti già nel 1800 come certificano alcuni documenti in Comune. Un sindaco dell’epoca gli concesse di abitare la parte antica, devastata da un terremoto ed abbandonata dai residenti di più antica data. Si deve anche alla comunità rom l’aver mantenuto vivo uno dei centri storici del Tarantino che in questi anni ha vissuto una delle più intense opere di valorizzazione. Nel frattempo, come si conviene a ogni comunità pacifica, i matrimoni e la conoscenza tra rom e non rom sono aumentate fino ad annullare le reciproche diffidenze. In questo contesto si collocano le iniziative di conoscenza della cultura romanì, spesso ignote agli stessi ragazzi, figli di quegli antichi rom non nomadi. Chi ha tenuto sempre alto l’orgoglio rom a Laterza è stato Giuseppe Barbetta fino ad intitolare il suo esercizio commerciale “La Taberna del Gitano”. Ed a Laterza resistono attenuati dai tempi che corrono veloci tracce dell’antica attività che portò i rom ad interessarsi al posto: il commercio di cavalli. Domani Domenica 2 ottobre alle ore 12 Giuseppe Barbetta rom laertino e Gianni Madio responsabile del progetto Interazione terranno una conferenza all’aperto sull’esperienza dei Rom a Laterza e sul contatto ed il rispetto delle altre culture. L’occasione sarà la “Fiera del cavallo” giunta alla sesta edizione nei pressi della pineta Scivolizzo. Non è un caso che questa festa, un tempo di dimensioni ragguardevoli, sia poi risorta. Assieme alla memoria dell’antico mercato di cavalli, finimenti e carri in cui i rom erano parte integrante, c’è il recupero di una cultura antichissima e in gran parte sconosciuta. __________________________ 2 OTTOBRE 2016 Il Movimento Europeo antirazzista di base- EGAM- del quale SOS Razzismo Italia è membro fondatore - sin dal 2011 ha organizzato il Roma Pride, giornata per il rispetto e la dignità dei popoli Rom. Domenica 2 Ottobre in 15 paesi europei intratterremo e coniugheremo gioia e serenità, con un forte richiamo ad un impegno civile, attraverso una serie di eventi Noi di SOS Razzismo - in collaborazione con le associazioni: SOS Razzismo Puglia, nella persona del segretario generale Nicola Natale, il responsabile del progetto “Interazione”, Gianni Madio; Giuseppe Barletta, Rom Laertino, gestore de “la Taberna del Gitano” - abbiamo voluto porre l’accento su una buona prassi, ormai consolidata da tempo. Abbiamo scelto Laterza, in Puglia per dimostrare le integrazioni possibili attraverso i vissuti dei singoli. Un esempio felice che va disseminato affinché sia da esempio a situazioni ancora troppo discriminatorie nel nostro paese. Anche quest’anno, nell’ambito delle celebrazioni verrà rilanciata la campagna “Dignità per Lety” con l’obiettivo di delocalizzare l’allevamento di maiali che attualmente si trova sul sito dove sorgeva un campo di concentramento nazista dove vennero rinchiusi e massacrati migliaia di Rom. Stiamo raccogliendo firme autorevoli per Lety in Cecoslovacchia e chiediamo che al posto dell’allevamento sorga un Memoriale. Lo slogan "#RomaLivesMatter", e, naturalmente, un focus su Lety. La nostra richiesta è quella di mobilitare tutti gli attivisti inviando cartoline in Repubblica PM. Una lettera congiunta dei parlamentari e deputati del Elie Wiesel Network verrà inviata JC Juncker allo stesso fine. La proiezione di un breve video della prima commemorazione internazionale organizzata dall’Egam a Lety: https://www.youtube.com/watch?v=posI5jbrlhA Vi aspettiamo a Laterza (Taranto), pineta Scivolizzo, all’interno della manifestazione legata alla “Fiera del Cavallo”, una manifestazione giunta alla sua sesta edizione che grazie a quella cultura Romani è riuscita a coniugare inclusione sociale e memoria storica! Domenica 2 ottobre alle ore 12!