Il giardino sito in Rovigo vantava un carattere storico fortemente marcato. Dalle testimonianze del suo rudere nonché dalle date impresse sui manufatti del corpo di fabbrica traspariva il suo stile romantico prettamente veneto. Si trattò pertanto di ristrutturare le alberature esistenti liberandole dalle infestanti quali l'Edera, effettuando la rimonda dal secco, aprendo le chiome eccessivamente pesanti ed infittite. Una volta pulite le piante ed il giardino, si trattò di coglierne il genius loci: la porzione centrale occupata secondo il nuovo progetto dalla piscina, ingenerava gioco forza, soluzione di continuità. Rispetto ai corpi di testa e di coda infatti ove lo stile romantico era fortemente marcato, il corpo centrale non era caratterizzato da significative piantumazioni romantiche. La presenza degli esotismi quali le picee glauche, l'orangeries con i merli dal sapore gotico, il recesso gotico di tipo criptico ai piedi del tasso sotto il belvedere, caratterizzavano la porzione vicino alla fabbrica e la porzione a lei più lontana, ma nel corpo centrale non si potevano cogliere paesaggismi significativi. L' intervento di nuova progettazione ha pertanto condotto il progettista, nel corpo centrale del giardino, data anche la mole della piscina, ad un sostanziale nulla di fatto, si è rinunciato pertanto a perseguire lo stile romantico, piantumando esclusivamente, una siepe in Quercus ilex che potesse accentuare la rinuncia a ricostruire il giardino romantico nella sua interezza e continuità stilistica. Il corpo di testa più prossimo alla Fabbrica, vanta una Magnolia grandiflora gallisoniensis e due Picee glauche, sotto la prima si sono piantumate specie quali l'Hydrangea ortensia, gli Iris germanica, due Cornus rubra, Acer palmatum viridis, sul lato opposto cioè al piede dell'orangeries, aromatiche di diverse specie e rose. Sul fondo del giardino si apre invece un belvedere sormontato da un notevole esemplare di Shopora japopnica originariamente raggiungibile attraverso una scala a chiocciola dotata di panche in marmo, oggi il belvedere è stato colmato a terrapieno, ottenendo un piano sopraelevato. Al limite del terrapieno è stato piantiumato Buxus sempervierens, la porzione di belvedere che non permetteva di essere affrancata dal riporto di terra, è stata telonata con tessuto pacciamante antialga e piantumata in Pachisandra terminalis ottima tappezzante sciafila. Per quanto concerne il mantenimento del carattere romantico del giardino si sono piantumati arbusti forti da fiore quali il Philadelphus virginalis, Deutzia magnifica, Spirea vanhouttei. Al piede delle picee ove era impossibile l'irrigazione e per esaltare il carattere gotico si è piantumata Festuca glauca caprina, infine le cascanti all'ingresso sono in Trachelospermum jasminoides e Lonicera .