La situazione degli allevamenti suinicoli nel territorio montano di Villacidro è diventata insostenibile. Il Sindaco di Villacidro Teresa Pani e l'Assessore all'Ambiente Adriano Muscas, dopo 45 giorni di attesa, hanno categoricamente rifiutato il rilascio di qualsiasi intervista su questo annoso problema. Ci si chiede se questo comportamento sia rispettoso nei confronti dell'intera comunità villacidrese che ancora oggi vede negata quella trasparenza amministrativa tanto acclamata nella ricerca di voti in campagna elettorale. L'Assessore all'Ambiente della Provincia del Medio Campidano, Giuseppe De Fanti, dopo svariate telefonate ci informa che "la Provincia ha emesso un ordinanza in cui obbliga al Comune di Villacidro a sgomberare dall'intero territorio montano tutti gli allevamenti suinicoli entro il 31 luglio 2012"...ma fino ad oggi non ci risulta che sia stato fatto niente. Anche De Fanti, forse perché appartenente alla stessa area politica, non solo non ha rilasciato nessuna intervista, ma ha evitato di rispondere anche alle nostre successive telefonate, per intenderci, quelle istituzionali per cui percepisce anche i "nostri soldi". Sono svariati i fascicoli inviati in Procura dagli uomini del Corpo Forestale di Villacidro che da mesi lavorano incessantemente su questo problema. Centinaia di ettari di sottobosco letteralmente rasi al suolo da allevamenti di maiali ormai fuori controllo. Quello che si presenta agli occhi dei turisti, ma più semplicemente a quello dei villacidresi, è un paesaggio lunare dove non cresce più nemmeno un filo d'erba. Neanche le più tecnologiche attrezzature agricole riuscirebbero ad "arare" il terreno montano in quel modo. In Sardegna le lavorazioni suinicole con importanti sbocchi di mercato regionali e nazionali, compresa la grande distribuzione, vedrebbero il blocco delle esportazioni di carni e insaccati sardi se la situazione dovesse peggiorare ulteriormente. Per l'isola si tratta di un comparto produttivo chiave, che prima della crisi lavorava circa 30mila capi all'anno e impiegava (con l'indotto) quasi un migliaio di lavoratori. Il rischio peste suina, che da oltre trent'anni flagella le imprese della filiera suinicola sarda è dietro l'angolo, e finché non saranno intraprese azioni risolutive, il pericolo non sarà scongiurato. Alla fine di agosto abbiamo realizzato uno speciale di 16 minuti in cui cerchiamo di fare luce su questo annoso problema. Villacidro.info - 23 settembre 2012