Merito e formula vincente dell'"Antica Fiera di merci e Bestiame" è stato aver saputo conciliare la rievocazione di un evento che nell''800 e per parte del '900 fu di grande rilievo per la vita socio-economica della comunità con un appuntamento oggi di notevole importanza per la promozione del territorio, delle sue eccellenze e delle sue tipicità. Le origini di questo evento si perdono nel tempo. La prima attestazione in nostro possesso consiste in un documento, emesso il 15 maggio 1892, con cui l'allora sindaco Carlo Mantovani avvisava che il 12 giugno dello stesso anno si sarebbe svolta «la consueta prima Fiera di Merci e Bestiame», aggiungendo che «ai signori commercianti e proprietari è assicurata la maggiore assistenza da parte delle autorità». La tradizione proseguì ancora per diversi decenni: un altro avviso, datato 1940, sottolinea infatti che «non saranno permessi giuochi di qualsiasi specie». La fiera però andò perdendo vitalità nel secondo dopoguerra, sino a scomparire. Oggi l'antico mercato torna ad animarsi, non per concludere trattative sulla piazza del paese, ma per far riscoprire la cultura agricola in cui affondano le radici di Poggio Renatico, per valorizzare il mondo rurale e la vitalità, la dedizione e l'operosità che caratterizzano i suoi protagonisti.