Dall’Imu all’italian sounding, dalle reti d’impresa all’internazionalizzazione. E poi Expo, gli Ogm, il consumo del suolo, la burocrazia. L’agricoltura delle zone protette, i presidi sanitari, l’emergenza nutrie. Ma anche un’analisi dettagliata del difficile momento che stanno attraversando i settori più rappresentativi del Mantovano: la suinicoltura, il lattiero caseario, la cerealicoltura, la zootecnia. Una riflessione completa, dunque, sull’agricoltura del territorio, i suoi punti di forza e quelli di criticità, le prospettive. L’assemblea di Confagricoltura Mantova, che si è tenuta giovedì 16 aprile a Villa La Favorita, a Porto Mantovano, è stata l’occasione per snocciolare le principali questioni del comparto e tirare le somme del triennio di presidenza di Matteo Lasagna, prossimo alla fine del suo mandato. «Per quest’anno – ha esordito il numero uno dell’organizzazione – abbiamo scelto una formula diversa, meno spettacolare e più dibattuta proprio per dare spazio al confronto, anche per questo abbiamo invitato tutti i sindaci della provincia di Mantova, affinché ascoltino direttamente la voce di quei produttori che sono il motore della nostra economia. Anche per evitare incomprensioni come quelle verificatesi con il Comune di Mantova dopo l’approvazione del regolamento sul benessere degli animali che, di fatto, non ne privilegia i diritti ma calpesta il buonsenso. Tutti ci aspettavamo una smentita del Consiglio comunale, ma sulla stampa è apparso solo un timido accenno al ritiro dell’articolo 23, quello che vieta la caccia su tutto il territorio». E da Lasagna, in assemblea, è arrivata anche una proposta per l’utilizzo produttivo di quelle aree urbanizzate e non ancora cementificate per il protrarsi della crisi: «Perché non pensare di affittarle come previsto dalla legge 203?». Inoltre, il presidente di Confagricoltura Mantova ha annunciato l’imminente chiusura di un accordo con una delle principali compagnie assicurative italiane per i trattori e le macchine agricole: «Così – ha precisato – dopo l’introduzione del servizio sul prezzo agevolato del gasolio, sistemeremo definitivamente anche il capitolo meccanizzazione». Infine un riferimento ad Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative che è divenuto un interlocutore affidabile nei confronti del mondo politico e che ha ricevuto, recentemente, una richiesta di adesione anche da altre associazioni come Copagri, oggi esclusa: «E noi – ha sottolineato Lasagna – siamo aperti alla collaborazione e a tutte quelle azioni finalizzate al rafforzamento dell’unità del mondo agricolo». Al suo intervento è seguito quello dei presidenti di sezione che hanno tracciato un quadro esaustivo dei vari settori. Le conclusioni sono spettate invece al presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, che ha puntato l’indice contro «quella burocrazia che a parole tutti condannano, ma che nei fatti è la fonte di sopravvivenza di tante organizzazioni che dicono di non volerla. La verità – ha aggiunto Guidi – è che abbiamo costruito dei mostri: esistono dieci o venti organismi pagatori con sistemi diversi, è una follia. Prima di affrontare ogni altro argomento, è indispensabile eliminare inutili lungaggini e mantenere solo quella burocrazia che è strettamente necessaria alle imprese».