AVERSA - Parte il progetto Orti Urbani alla Biblioteca / Libreria Sociale "Il Dono". L'iniziativa è dell'Associazione Convergenze in collaborazione con l'Associazione di Promozione Sociale Migrazioni ed il Presidio Libera di Aversa. "E' una risposta alla Terra dei Fuochi", fanno sapere i promotori dell'iniziativa". Autofinanziato dai volontari dei sodalizi interessati, il progetto punta a creare spazi da adibire ad orti sociali, rivolti soprattutto a volontari ma anche a pensionati, disoccupati e persone in difficoltà nelle diverse zone cittadine che verranno di volta in volta individuate. Si parte da una piccola area antistante la Libreria sociale. Per attuare il progetto i volontari hanno tolto dei "quadroni" di cemento in un area poi riempita con del terreno agricolo offerto dalla locale condotta di Slow Food. "I nostri volontari hanno zappettato - racconta Fortunato Allegro, presidente dell'Associazione Convergenze e fondatore della Libreria Sociale - e seminato pomodori, insalate di diversi tipi, melenzane e odori". L'intento non è solo quello di favorire l'autoproduzione di alimenti, coniugando la riscoperta della terra e dell'ambiente con la creazione di opportunità per le fasce sociali più deboli ma si prevede il progressivo recupero di orti e serre, individuate in città, oggi in stato di abbandono. Inoltre, in collaborazione con la cittadinanza e con le altre associazioni saranno individuate ulteriori aree in cui sviluppare gli orti. "Vogliamo dimostrare che anche ad Aversa - prosegue Allegro, portavoce dei promotori del progetto - è possibile costruire nelle zone più in degrado delle oasi verdi. La nostra ulteriore sfida è quella di mettere in piedi del verde non improduttivo ma consumabile". "Nei prossimi giorni faremo due feste: una per l'inaugurazione dell'orto ed una per il primo raccolto. A settembre, invece, in concomitanza con la presentazione delle firme che abbiamo raccolto per l'istituzione in città di una Casa dell'acqua, aumenteremo la superficie arabile dell'orto, raddoppiandolo". "Le associazioni capofila del progetto Orti Urbani - precisa Allegro - si mettono a disposizione di tutte le altre associazioni cittadine e del territorio condividendo il proprio know how e raccordandosi, in rete, con iniziative simili e già da tempo operative, costruire ed offrire, in sinergia con la nuova realtà dei bionegozi, un'alternativa di consumo agli aversani"