Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro ha arrestato un imprenditore agricolo e denunciato 300 persone, con l'accusa di frode ai danni di enti pubblici. Sequestrati anche beni, appartamenti e terreni, macchine agricole, depositi presso istituti di credito e quote societarie per un valore complessivo superiore agli 850.000 euro. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, ha consentito di scoprire una frode perpetrata, per diversi anni, ai danni dell'INPS e dell'INAIL. La frode sarebbe stata ordita da due imprenditori agricoli operanti soprattutto nei comprensori di Catanzaro e di Lamezia Terme. Uno dei due, Annibale Notaris, 47 anni, è stato posto ai domiciliari. Sarebbero stati prodotti documenti finalizzati a simulare un'elevata attività delle aziende agricole, che avrebbero dovuto svolgere coltivazioni olivicole tali da rendere necessaria l'assunzione di centinaia di lavoratori, ai quali sarebbe spettata l'assistenza da parte degli enti previdenziali. I militari avrebbero invece accertato la falsità di decine di contratti e verificato la simulazione dei contratti di fitto degli uliveti. I braccianti, a fronte dei rapporti di lavoro fittizi, hanno potuto anche maturare periodi di anzianità contributiva utili per il raggiungimento della soglia minima per conseguire il trattamento pensionistico. Inoltre, 287 di loro hanno richiesto, e in gran parte ottenuto, anche le indennità di disoccupazione, malattia, maternità e infortuni. Peraltro, è stata appurata anche una forma di raggiro ai danni degli stessi falsi braccianti, dai quali i due imprenditori, quale corrispettivo per il loro "interessamento" illecito, pretendevano (in contanti, per non lasciare traccia) una congrua parte delle indennità indebitamente percepite.