La West Nile è una malattia portata da un flavivirus. Ha una sintomatologia nervosa e può colpire uomini e cavalli. Le zanzare sono le propagatrici e si contaminano dagli uccelli che sono i primari ospiti di riserva non artropodi . Uomini e cavalli sono gli ospiti finali e non amplificano il virus in quantita sufficiente per infettare le zanzare. In Italia è una malattia stagionale che va da giugno a novembre. La sintomatologia neurologica nel cavallo varia moltissimo: mal di testa, mioclonie, alterazioni della capacità visiva, zoppie da far sospettare fratture, zoppie migranti, sintomi sovrapponibili alla laminite, spossatezza, inappetenza, cambiamento del carattere e atassie asimmetriche. I soggetti atassici possono arrivare ad una mortalità vicina al 30-40%. Questo è un caso di qualche tempo fa. Il pony mostrava segni neurologici con progressivo peggioramento da una settimana: grave atassia, spossatezza, inappetenza, atrofia muscolare, mioclonie e cambiamento del carattere, inoltre se tentava di trottare cadeva in terra. Nello stesso giorno di questo video il pony è stato trattato con cellule staminali allogeniche ottenute da sangue per via endovenosa insieme ad ozonoterapia sistemica. A 16 ore dal trattamento il pony è un altro: non trema più, è più allegro e l'atassia è migliorata del 70%. Dopo una settimana il pony ha ripreso l' appetito, sgroppa, l'atassia era migliorata del 90% ed è stato montato per qualche minuto dove era evidente l' iperflessione patologica dei garretti. In questo giorno ho ripetuto il trattamento con staminali e ozonoterapia. Lo rivediamo dopo un'altra settimana, il pony ha ripreso il lavoro normale e si sta preparando alla prossima gara; ripetiamo comunque lo stesso trattamento. La piccola amazzone dice che non si è mai mosso così bene. Ha ripreso muscolatura e voglia di lavorare. Nella terza settimana è partito nei campionati italiani ed è arrivato terzo nella sua categoria. Tanto stava bene che dopo altre 2 settimane ha affrontato un lungo viaggio per partecipare ad un internazionale dove si è comportato benissimo. Nell'ultima foto lo vedete in premiazione. Il pony stava meglio di sempre infatti dopo il viaggio aveva l'appetito di un lupo ed era iperenergico. Ma come funzionano qui le staminali? Non sono un antivirale, ma possono riorganizzare le difese dell'organismo quando il processo patologico è ancora reversibile. È stato dimostrato che se si infettano con il virus della West Nile 12 cavalli solo uno manifesta i sintomi, quindi molti organismi sono capaci di difendersi. Ma quando c'è un deficit delle difese per un'altra infezione, per una vaccinazione, una tossicosi, uno stress esagerato, etc.., il virus prende il sopravvento sul sistema immunitario e lo evade imitando il genoma dell'ospite per non farsi riconoscere come fattore patogeno. In questo stadio del processo le staminali possono ancora agire stimolando il sistema immunitario. Ben diverso è quando il virus riesce ad attivare mutazioni epigenetiche nelle cellule immunitarie dell'ospite rendendole inattive agli antigeni del virus. In parole povere le staminali attraverso la loro capacità energetica riorganizzano un processo strutturale-fisiologico alterato, non una mutazione epigenetica stabilizzata. Posso spiegarvelo meglio in questo modo: l'energia mentale e la conoscenza di un giornalista (staminali) può organizzare e chiarificare un articolo scritto in modo incomprensibile (malattia), ma non è in grado di correggerlo se al suo computer hanno sostituito alcuni dei tasti per formulare le parole (mutazione epigenetica). Quindi prima si fa il trattamento, maggiori sono le possibilità di resettare il sistema immunitario dell'ospite e inibire le mutazioni epigenetiche indirizzando l'organismo verso la guarigione.