Roma (askanews) - Cleopatra, ultima regina d'Egitto: ce la racconta a Roma una mostra al Chiostro del Bramante, grazie alla cooperazione di vari musei d'Europa, fra oggetti preziosi e ritratti, alcuni dei quali esposti per la prima volta. Giovanni Gentili, curatore della mostra: "Un ritratto magnifico di grande finezza databile alla metà del primo secolo aC: vi è rappresentata molto probabilmente secondo gli studiosi dell'iconografia di Cleopatra la stessa regina quando è presente qui a Roma fra il 46 e il 44 avanti Cristo". "L'affresco che vediamo alle mie spalle rappresenta Iside seduta in trono con abito quasi trasparenti, poggia i piedi sul coccodrillo mentre dei sacerdoti agitano sistri ed altri strumenti sacri al culto della dea.Il soggetto a carattere esclusivamente orientale, nilotico dell'affresco in questo caso dal punto di vista religioso, è il culto di Iside che viene propagandato, è uno dei casi evidenti di introduzione dell'egittomania nella romanità di allora, a Pompei come altrove nell'impero". . "Cleopatra è a Roma dal 46 al 44, anno dell'uccisione di Cesare. Arriva con il figlio naturale che ebbe da Cesare, Cesarione. L'impatto che la presenza della regina e della sua corte - che era ricca di artisti, di musici, una vera corte sfarzosa, alessandrina - poté avere su Roma dovette essere importantissimo. Le evidenze archeologiche che ci sono pervenute non sono numericamente eccessive ma sono molto importanti" "Il tentativo è quello di raccontare una Cleopatra vera, quindi distante come immagine da quanto le fonti storiche filoaugustee ci hanno raccontato, da quasi due millenni. Una Cleopatra allora vista come la grande meretrice, l'ammaliatrice di uomini, la nemica di Roma, ma in realtà a partire comunque dagli storici romani antichi che le riconoscevano una grande intelligenza, una grande cultura, una regina tutta tesa a difendere il proprio territorio per il bene del suo popolo e per il bene anche dei suoi figli.