http://www.giardinaggioweb.net/videos Le orchidee in natura vivono come epifite: ciò significa che utilizzano le sostanze di altre piante e non affondano le loro radici nel terreno. Osservando il substrato che le accoglie, infatti, si può notare come la soluzione migliore sia la corteccia, ovvero il materiale più comune con cui si trovano a contatto. Nel caso di varietà di dimensioni ridotte, come quello di una Phalaenopsis Equestris, l'ideale è utilizzare un piccolo sostegno naturale a cui appoggiare e fissare la pianta. Il legno migliore è il sughero, in quanto trattiene bene l'umidità ma ha un peso molto basso. Usare un materiale di questo tipo aiuta le radici a rimanere sempre leggermente bagnate, accorgimento fondamentale per le orchidee. Per procedere alla sistemazione di una pianta su quella che viene definita una "zattera" è utile scegliere con cura la porzione di legno, rendendola ancora più adatta allo scopo ponendovi sopra un materiale in grado di trattenere molta acqua: un esempio perfetto è lo sfagno, ovvero un muschio bianco di palude dall'elevata capacità di assorbimento dell'umidità. Continua su: http://giardinaggioweb.net/posts/7956-coltivare-le-orchidee-riproduzione-su-zattera