(video a cura di Grado18). Insegnare l’olivicoltura nel Salento si può e si deve. Perché per questo territorio la campagna ha costituito, a lungo, fonte di sostentamento pressoché esclusiva. Come gli anziani sanno, un albero è come un bambino: bisogna prendersene cura con costanza e dedizione. Affinché la sua crescita avvenga come deve, è necessario rispettare i tempi e le regole che la natura detta. Staisinergico - coworking a Sud ha organizzato una tre giorni full immersion nei segreti e nelle moderne tecniche della potatura dell’olivo. L’appuntamento 29, 30 e 31 gennaio 2015, presso la Cooperativa Acli di Racale (strada provinciale Racale-Ugento, km1) con il Corso di potatura dell’olivo e tecnica colturale è stato pensato per i tecnici e gli operatori del settore che intendano migliorare la propria professionalità in vista del cambiamento del panorama produttivo locale, ma anche per gli appassionati, di ogni età – ma soprattutto giovani, i quali negli ultimi decenni hanno gradualmente perso interesse verso la campagna, abbandonandola - che vogliano dedicandosi in prima persona al proprio oliveto. I docenti: Daniele Errico, agronomo paesaggista; Daniele Cornara, dottorando di ricerca in Protezione delle colture Disspa Università di Bari - sezione di Entomologia; Ivano Gioffreda, presidente dell’associazione Spazi Popolari; Giorgio Pannelli, già primo ricercatore presso CRA-OLI Spoleto, presidente del Comitato scientifico del Campionato nazionale Potatura dell’olivo; Jolanda De Nola, degustatrice professionista di olio da olive e olivicoltrice biologica. Riscoprirsi “buoni genitori” di olivi potrà essere un’esperienza entusiasmante.