30 anni di carcere a Ramadan Tepeku. Il giardiniere kosovaro di 41 anni condannato in primo grado per aver ucciso il 13 marzo dello scorso anno Bruna Cermelli, che aveva 75 anni ed era disabile. Il fatto avvenne nella villetta -- poi diventata tristemente nota - di strada per Longera, dove intervennero anche i Ris di Parma per individuare impronte, tracce e residui di fluidi. Investigazioni risultate decisive per il proseguio delle indagini, la cattura di Tepeku e il infine il processo in rito abbreviato. La condanna è precisamente per omicidio aggravato a fini di tentata rapina e violazione dei sigilli, perché l'uomo tornò sul posto 20 giorni dopo il delitto inquinando la scena del crimine. Non è stata accolta la richiesta dell'ergastolo, formalizzata al giudice Massimo Tommassini dal pm Massimo De Bortoli. Il Gup ha però ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per un supplemento di indagine relativo all'altro capo di imputazione: lo stupro della Cermelli. Perché seppure sia acclarato che il Tepeku abbia commesso il fatto, non è ancora chiaro se la violenza sia avvenuta primo o dopo la morte della donna.