Roma, (askanews) - E' stato chiuso il macello "certificato biologico" a Le Vigan, nel sud della Francia, le cui pratiche crudeli sono state denunciate in un video di oltre quattro minuti da un'associazione animalista francese (L214). Sul caso la procura ha aperto un'inchiesta. Parla Roland Canayer, presidente dell'associazione dei comuni locale, che si dice scioccato dalle immagini circolate in internet: "La decisione è stata di chiudere il macello il giorno seguente e il personale è stato sospeso fino all'avanzamento dell'inchiesta". "Abbiamo un direttore che fa fare dei training non stop al personale e se non realizzano quanto appreso durante i training, questo è gravissimo". Gael Martin, allevatore nella regione di Vigan, si sfoga: "E' uno scandalo. Tutto l'anno alleviamo degli animali cercando di fare massima attenzione al loro benessere e poi vediamo questo, siamo scandalizzati. E' qualcosa di indifendibile". "Indirettamente ciò colpisce anche noi, ci fa perdere la fiducia dei nostri clienti. E' un macello locale, siamo vicini ai nostri clienti e con questo perdiamo tutta la nostra credibilità", ha aggiunto, chiedendo che sia fatta chiarezza e giustizia al più presto. Il gruppo animalista aveva già denunciato nell'ottobre del 2015 un "mattatoio degli orrori" ad Alès. Remi Leenhard, altro allevatore, ricorda: "All'inizio è stato Ales. Ora Vigan. E dopo questo ci saranno altri macelli. Questa organizzazione ha un obiettivo preciso: far chiudere i macelli".