GRAZIE DELLA COLABORAZIONE DI LIBORIO CON CRISTINA GIOEL SALVO GIUSEPPE E ANNA MARIA ritorno alla terra Il ritorno alla terra Per l'umanità -- non sembri retorico, ma è dell'intero genere umano che stiamo parlando -- diventa imprescindibile ritornare alla terra. Abbiamo tutte le possibilità per farlo e ci sono tanti modi per poterlo fare tutti, nessuno escluso Questo ritorno non è un tornare indietro e basta. Piuttosto si traduce nella presa di coscienza collettiva che non esista un solo tipo di economia, e che accanto all'economia di mercato ce ne siano almeno altre due indispensabili per la vita del pianeta e per quella dei suoi abitanti: l'economia della natura e l'economia di sussistenza, vale a dire il ciclo ecologico e la ragnatela di relazioni sociali che contribuiscono a tenere in vita tutte le specie, a partire da quella umana. Tornare alla Terra, insomma, significa tornarci con altri occhi, ma anche rimetterci i piedi. Muoversi dalla produttività di mercato a quella della natura, dall'agrobusiness delle multinazionali all'agricoltura biologica dei contadini locali; ma soprattutto riconoscere alle donne, ai nativi, agli animali, alle foreste, il ruolo svolto dal loro continuo lavoro di cura e sussistenza all'interno del ciclo produttivo naturale, di cui la catena alimentare rappresenta il fulcro. è un reale cambiamento nei nostri modi di pensare e operare: un nuovo umanesimo, una nuova mentalità, nuovi punti di vista nell'affrontare le sfide che ci troviamo di fronte e un approccio diffuso e differenziato sui territori, sistemico". In particolare, il "ritorno" è anche inteso come resistenza al caos entropico causato dalla crescita illimitata su cui è basato il nostro sistema di sviluppo. La natura diventa quindi non solo una questione politica, ma una questione di politica economica: è il modello unico (meccanico-industriale-capitalista-patriarcale) che non tiene conto, non risponde, non restituisce all'economia della natura. Il collasso, dovuto all'illusione della crescita illimitata e del progresso a tutti i costi, per Shiva, non ha futuro se non quello di essere considerato per ciò che rappresenta. E come sempre nei suoi scritti, la fisica indiana chiama in causa la shakti, energia creativa e femminile che muove l'universo e ne tiene insieme le parti, in un ordine armonico ma non per questo immobile. Recuperare questa energia, suggerisce ancora una volta Shiva, è l'unico modo per cominciare ad immaginare un futuro diverso dal presente che stiamo vivendo, e trasformare la crisi in un'opportunità. " gioel..   l'armonia  della Natura.