© CLAUDIO MORTINI ** La zona archeologica di Menfi e le famose piramidi di Cheope, Chefren e Micerino costituiscono la più affascinante - e anche la più misteriosa - testimonianza della civiltà egizia. Le piramidi, sepolcri dei faraoni, sono prima di tutto straordinarie opere di ingegneria: ancora oggi, nonostante i lunghi e approfonditi studi, non sappiamo esattamente quali calcoli matematici e quali tecniche costruttive siano alla base della loro edificazione. L'importanza delle grandi piramidi di Giza, gravemente minacciate dall'inquinamento del Cairo, è tale che molto si sta facendo per la loro tutela, in modo da garantire alle generazioni future la possibilità di ammirare questo meraviglioso complesso. MENFI ERA LA CAPITALE DELL'EGITTO DURANTE L'ANTICO REGNO. ERA UNA CITTÀ SPLENDIDA E ATTIVISSIMA, DI CUI OGGI RIMANGONO POCHE TRACCE. VICEVERSA LA ZONA DELLE SUE TOMBE CONSERVA ALCUNI DEI MAGGIORI MONUMENTI DELLA CIVILTÀ EGIZIA COME LE GRANDI PIRAMIDI DI CHEOPE, CHEFREN, MICERINO E LA SFINGE: I SIMBOLI STESSI DELL'ANTICO EGITTO. La civiltà dell'antico Egitto fiorì lungo i 120C chilometri che separano l'ingresso del Nilo in territorio egiziano presso Assuan dal Mai Mediterraneo. Era proprio il grande fiume a rendere ideali per l'agricoltura queste zone grazie alle sue piene annuali che ricoprivano i campi di fertile limo. Circa 5000 anni fa il primo faraone, re Menes, unificò l'Alto Egitto (territorio fino ad Assuan) e il Basso Egitto (la zona prossima al delta del Nilo), fondò la I dinastia e fece di Menfi la capitale del suo impero. Con il secondo faraone della III Dinastia, Zoser, iniziò il periodo che gli storici definiscono Antico Regno. A questo monarca si deve la piramide a gradoni di Saqqara, costruita dal grande architetto Imhotep. Due secoli più tardi lo sviluppo delle tecniche costruttive e soprattutto la capacità di dirigere e coordinare il lavoro di migliaia di operai permisero l'edificazione a Giza delle famose piramidi di Khufu, Khafra e Menkaura, più conosciute con il nome dato loro dallo storico greco Erodoto: Cheope, Chefren e Micerino.