Agricoltura, Ex Zuccherificio Rieti
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Restauro e recupero funzionale dell' ex zuccherificio di Rieti_ tesi di laurea in architettura arch. Barbara Nucci
L' intento del progetto è quello di dialogare con il contesto, riconnettendo le varie fratture createsi con la dismissione delle fabbriche, attraverso il Redesign del parco in cui era inserito l'ex zuccherificio di Rieti.
E così l'orto botanico, i binari in disuso del treno merci, i silos e le vasche per le barbabietole tornano a nuova vita, configurandosi ora, come giardini, percorsi , viali alberati e specchi d'acqua.
Il parco è un polmone verde, pensato come filtro - tra la parte antica e quella moderna- strumento di connessione tra le vecchie aree industriali e la città , abbraccia gli edifici esistenti e li attraversa.
Così come la natura cambia abito e si sveste di colori nuovi con il passare delle stagioni, altrettanto accade all'interno di queste strutture.
Sono spazi ampi e liberi per conformazione predisposti ai mutamenti, flessibili ai cambiamenti e si adattano a qualsiasi nuova situazione.
Il recupero funzionale degli ambienti interni mira ala rispetto e alla valorizzazione di quanto rimane di questi grandi spazi, attraverso un operazione di restauro conservativo delle strutture originarie e attraverso un Redesign accurato, sia delle strutture mancanti , sia delle macchine da lavoro esistenti ai tempi in cui era attiva la fabbrica; riportando alla luce quanto contenuto nelle foto e negli antichi disegni.
L' immagine risultante ottenuta, non varia rispetto a quella fortemente connotata, e propria degli edifici industriali, non altera lo spazio, ma rievoca le medesime percezioni sensoriali.
Queste strutture , resistono all'omologazione e mantengono , nonostante l'incuria dell'uomo, il loro carattere forte.
Rappresentano un importante testimonianza dello sviluppo sociale ed economico , raccontano storie di lavoro, di lotte sindacali , e di vicende familiari cresciute nei quartieri operai sorti intorno alle fabbriche.
Ora questi spazi possono tornare a produrre in una prospettiva del tutto nuova e diversa , configurandosi ,proprio in questo periodo di crisi ,come volano di un importante ripresa sociale e economica.
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Restauro e recupero funzionale dell' ex zuccherificio di Rieti_ tesi di laurea in architettura arch. Barbara Nucci L' intento del progetto è quello di dialogare con il contesto, riconnettendo le varie fratture createsi con la dismissione delle fabbriche, attraverso il Redesign del parco in cui era inserito l'ex zuccherificio di Rieti. E così l'orto botanico, i binari in disuso del treno merci, i silos e le vasche per le barbabietole tornano a nuova vita, configurandosi ora, come giardini, percorsi , viali alberati e specchi d'acqua. Il parco è un polmone verde, pensato come filtro - tra la parte antica e quella moderna- strumento di connessione tra le vecchie aree industriali e la città , abbraccia gli edifici esistenti e li attraversa. Così come la natura cambia abito e si sveste di colori nuovi con il passare delle stagioni, altrettanto accade all'interno di queste strutture. Sono spazi ampi e liberi per conformazione predisposti ai mutamenti, flessibili ai cambiamenti e si adattano a qualsiasi nuova situazione. Il recupero funzionale degli ambienti interni mira ala rispetto e alla valorizzazione di quanto rimane di questi grandi spazi, attraverso un operazione di restauro conservativo delle strutture originarie e attraverso un Redesign accurato, sia delle strutture mancanti , sia delle macchine da lavoro esistenti ai tempi in cui era attiva la fabbrica; riportando alla luce quanto contenuto nelle foto e negli antichi disegni. L' immagine risultante ottenuta, non varia rispetto a quella fortemente connotata, e propria degli edifici industriali, non altera lo spazio, ma rievoca le medesime percezioni sensoriali. Queste strutture , resistono all'omologazione e mantengono , nonostante l'incuria dell'uomo, il loro carattere forte. Rappresentano un importante testimonianza dello sviluppo sociale ed economico , raccontano storie di lavoro, di lotte sindacali , e di vicende familiari cresciute nei quartieri operai sorti intorno alle fabbriche. Ora questi spazi possono tornare a produrre in una prospettiva del tutto nuova e diversa , configurandosi ,proprio in questo periodo di crisi ,come volano di un importante ripresa sociale e economica.