Agricoltura, Famiglia patriarcale in provincia di Treviso: la divisione del lavoro
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"El paron de casa" su tutti. Lavoro comune nei campi. Lavoro a rotazione (donne cura della casa e degli animali da cortile; uomini cura della stalla e del bestiame). Questa la base della complessa organizzazione di una famiglia patriarcale veneta.
Interviste in dialetto raccolte a Sant'Angelo di Treviso. Trascrizione in lingua italiana.
1 - Maria R., 1913 + E.F., 1909, 23.12.1984
« Eravamo 6-7 donne, ma quelle "di giornata" non lavavano...
- Cosa s'intende per "di giornata"?
Fare i mestieri di casa.
Ogni giorno [una donna diversa] faceva il lavoro, di cucina ... oggi toccava a lei, domani toccava a ...
- Perché, quante famiglie eravate?
Una solo.
- Composta da chi? 17 persone...
Io avevo un "cóo" [sin. di coàda, covata: ceppo familiare], mio fratello Vittorio aveva la moglie e i figli, Angelo aveva figli, e dopo c'erano 2 ragazze da sposare.
00:44 - Eravate 3 nuclei familiari dentro la stessa casa.
Sì, e 4 con le due tose.
- Con i soldi, come facevate?
Tutto insieme, cassa unica.
- Chi comandava?
Io tenevo la contabilità...
... dopo che è morto tuo fratello più vecchio.
- Quello che è morto sul Sile?
Sì.
- Ma prima ancora, quando eravate giovani.
C'erano suo padre e sua madre.
- Il capofamiglia, chi era?
Suo papà, F. Antonio.
Fino al '37 c'era mio padre e dopo ... segnare tutto, l'uscita e l'entrata: tanto andava speso, tanto si prendeva, e poi si faceva il totale.
- E i soldi, chi li metteva via?
Tutto in comunità. Io li tenevo, segnavo.
- Per curiosità, non avreste un libretto [dei conti]?
È poco che li abbiamo buttati via ... quelli in cui segnavi entrata e uscita.
- E dove li avete buttati?
Buttati via, bruciati. Sai quando? Quando da là [dalla casa vecchia] siamo passati qua [casa nuova]
[...]
02:36 Maria F. (1930 ca.), 27.1.1985.
- Mi spieghi come funzionava quando eravate "di giornata".
Ognuna faceva il suo giorno. Le bestie, lavare i piatti... Ad esempio un mia zia era addetta al mangiare e alle spese, era Antonietta: andava a Treviso, in piassa, quello che serviva. E quella a cui toccava il suo giorno bisognava che preparasse la merenda, che lavasse i piatti, che preparasse a mezzogiorno, dare da mangiare alle bestie, che una volta c'erano i maiali, i pulcini...
- Non alle vacche.
03:15 No, animali da cortile, cioè maiali, galline, piòti [tacchini], oche, anatre. Perché una volta, c'era il Sile che arrivava fino a qua ... e le anatre andavano sul Sile. E chiama 'ste anatre... era quello il lavoro!
E dopo, preparare la cena, fare la polenta che ci voleva in 2 a "sartarla" [versarla sul tagliere], sempre in 2, una da sola non ce la faceva.
Se dopo avanzava qualche ora, lavava magari la propria roba, quella del suo gruppo, del suo "cóo", per capirsi.
- Non andavano nei campi?
No, quelle di giornata, niente.
- Quante ne restavano a casa?
Una, a casa, e le altre tutte nei campi.
- E per fare il bucato [a ìssia], invece?
Tutte!
04:12 - Ogni quanti giorni la facevate "a issia granda"?
Dipendeva, anche ogni 2 mesi ... facevi bollire la cenere ...
- D'inverno, magari, facevate ogni 2 mesi ...
E anche d'estate, perché c'era da fare ... e ammucchiavano là e facevano la ìssia ogni 2 mesi, la "ìssia del mastel grando"... Lavavano il necessario [...] perché non avevamo mica tanta robe da cambiarsi...
E quella di andar trovare da mangiare ai conigli per vestirsi, non la sai?
- Chi era che faceva questo?
Tutte, perché la famiglia non ti comprava niente, dovevamo pagare l'affitto, e allora per vestirsi bisognava tener conigli.
- Le ragazze...
Anche le donne ... e le ragazze davano una mano: intanto che gli uomini andavano a riposare al pomeriggio [i 'ndàa butàrse] loro andavano a trovare erba, foglie di acacia, foglie di salice, quello che capitava, per i conigli.
05:16 Gino F. (1929), 27.1.1985.
Come oggi che è domenica, se non gli toccava il servizio giornaliero festivo, come le donne...
Lo stesso [per gli uomini]: uno stava a casa una domenica, un altro l'altra domenica. Bisognava andare a messa e vespero, e anche si andava volentieri. Dopo si fermavano a giocare - se era d'estate - la borella, le bocce; se era d'inverno le carte, tredeson, scopa...
- Uno restava sempre di guardia, a casa.
Per forza: mungere le bestie, governarle, dargli da mangiare; a uno toccava ... a quest'ora le stavi mungendo.
- In questa maniera riuscivate ad andar d'accordo abbastanza.
Una festa ciascuno.
- O c'erano grosse discussioni?
No, non ce n'erano: una volta ciascuno.
06:02 Oggi è domenica, vado a messa e vespero. Se dopo anche quello anche quello che era di giornata con le bestie voleva andare a vespero faceva in tempo ad andare, però dopo gli toccava venir casa subito. Perché a vespero andavano tutti, una volta: i ragazzi con questi capelli tirati a coda, e giù olio e brillantina; li vedevi, eleganti. Era così, la moda.
Andava a vespero, se voleva, ma dopo gli toccava venir a casa a governare le bestie.»
-
Mestieri e lavoro per donne
Commento
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"El paron de casa" su tutti. Lavoro comune nei campi. Lavoro a rotazione (donne cura della casa e degli animali da cortile; uomini cura della stalla e del bestiame). Questa la base della complessa organizzazione di una famiglia patriarcale veneta. Interviste in dialetto raccolte a Sant'Angelo di Treviso. Trascrizione in lingua italiana. 1 - Maria R., 1913 + E.F., 1909, 23.12.1984 « Eravamo 6-7 donne, ma quelle "di giornata" non lavavano... - Cosa s'intende per "di giornata"? Fare i mestieri di casa. Ogni giorno [una donna diversa] faceva il lavoro, di cucina ... oggi toccava a lei, domani toccava a ... - Perché, quante famiglie eravate? Una solo. - Composta da chi? 17 persone... Io avevo un "cóo" [sin. di coàda, covata: ceppo familiare], mio fratello Vittorio aveva la moglie e i figli, Angelo aveva figli, e dopo c'erano 2 ragazze da sposare. 00:44 - Eravate 3 nuclei familiari dentro la stessa casa. Sì, e 4 con le due tose. - Con i soldi, come facevate? Tutto insieme, cassa unica. - Chi comandava? Io tenevo la contabilità... ... dopo che è morto tuo fratello più vecchio. - Quello che è morto sul Sile? Sì. - Ma prima ancora, quando eravate giovani. C'erano suo padre e sua madre. - Il capofamiglia, chi era? Suo papà, F. Antonio. Fino al '37 c'era mio padre e dopo ... segnare tutto, l'uscita e l'entrata: tanto andava speso, tanto si prendeva, e poi si faceva il totale. - E i soldi, chi li metteva via? Tutto in comunità. Io li tenevo, segnavo. - Per curiosità, non avreste un libretto [dei conti]? È poco che li abbiamo buttati via ... quelli in cui segnavi entrata e uscita. - E dove li avete buttati? Buttati via, bruciati. Sai quando? Quando da là [dalla casa vecchia] siamo passati qua [casa nuova] [...] 02:36 Maria F. (1930 ca.), 27.1.1985. - Mi spieghi come funzionava quando eravate "di giornata". Ognuna faceva il suo giorno. Le bestie, lavare i piatti... Ad esempio un mia zia era addetta al mangiare e alle spese, era Antonietta: andava a Treviso, in piassa, quello che serviva. E quella a cui toccava il suo giorno bisognava che preparasse la merenda, che lavasse i piatti, che preparasse a mezzogiorno, dare da mangiare alle bestie, che una volta c'erano i maiali, i pulcini... - Non alle vacche. 03:15 No, animali da cortile, cioè maiali, galline, piòti [tacchini], oche, anatre. Perché una volta, c'era il Sile che arrivava fino a qua ... e le anatre andavano sul Sile. E chiama 'ste anatre... era quello il lavoro! E dopo, preparare la cena, fare la polenta che ci voleva in 2 a "sartarla" [versarla sul tagliere], sempre in 2, una da sola non ce la faceva. Se dopo avanzava qualche ora, lavava magari la propria roba, quella del suo gruppo, del suo "cóo", per capirsi. - Non andavano nei campi? No, quelle di giornata, niente. - Quante ne restavano a casa? Una, a casa, e le altre tutte nei campi. - E per fare il bucato [a ìssia], invece? Tutte! 04:12 - Ogni quanti giorni la facevate "a issia granda"? Dipendeva, anche ogni 2 mesi ... facevi bollire la cenere ... - D'inverno, magari, facevate ogni 2 mesi ... E anche d'estate, perché c'era da fare ... e ammucchiavano là e facevano la ìssia ogni 2 mesi, la "ìssia del mastel grando"... Lavavano il necessario [...] perché non avevamo mica tanta robe da cambiarsi... E quella di andar trovare da mangiare ai conigli per vestirsi, non la sai? - Chi era che faceva questo? Tutte, perché la famiglia non ti comprava niente, dovevamo pagare l'affitto, e allora per vestirsi bisognava tener conigli. - Le ragazze... Anche le donne ... e le ragazze davano una mano: intanto che gli uomini andavano a riposare al pomeriggio [i 'ndàa butàrse] loro andavano a trovare erba, foglie di acacia, foglie di salice, quello che capitava, per i conigli. 05:16 Gino F. (1929), 27.1.1985. Come oggi che è domenica, se non gli toccava il servizio giornaliero festivo, come le donne... Lo stesso [per gli uomini]: uno stava a casa una domenica, un altro l'altra domenica. Bisognava andare a messa e vespero, e anche si andava volentieri. Dopo si fermavano a giocare - se era d'estate - la borella, le bocce; se era d'inverno le carte, tredeson, scopa... - Uno restava sempre di guardia, a casa. Per forza: mungere le bestie, governarle, dargli da mangiare; a uno toccava ... a quest'ora le stavi mungendo. - In questa maniera riuscivate ad andar d'accordo abbastanza. Una festa ciascuno. - O c'erano grosse discussioni? No, non ce n'erano: una volta ciascuno. 06:02 Oggi è domenica, vado a messa e vespero. Se dopo anche quello anche quello che era di giornata con le bestie voleva andare a vespero faceva in tempo ad andare, però dopo gli toccava venir casa subito. Perché a vespero andavano tutti, una volta: i ragazzi con questi capelli tirati a coda, e giù olio e brillantina; li vedevi, eleganti. Era così, la moda. Andava a vespero, se voleva, ma dopo gli toccava venir a casa a governare le bestie.» - Mestieri e lavoro per donne
Un grande GRAZIE a te e a quelli come te.