8 fratelli maschi, 127 persone, 4 abitazioni, 214 campi in "affitto a generi" (misto), un unico paron de casa: questi i numeri di una famiglia contadina di S. Biagio di Callalta prima della divisione avvenuta nel 1921. Intervista del 26.X.1986 (79° compleanno del testimone). Lingua parlata: dialetto veneto di Treviso. Trascrizione in italiano: «Devo raccontarle la storia di quando [...] si mangiava tutti su una pignatta. Si era 17 persone, con 4 case. Si era fittavoli del barone Onesti di Paese. - In che zona, a San Biagio? Il paese era Rovarè, località Calion. Una casa era a Calion, un'altra era lungo la Callalta e si chiamava Faon, un'altra - Fatuto - era lo stesso lungo la Callata; quella in comune di Breda era di Faon. Si era fittavoli, si pagava l'affitto a generi al barone Onesti. - Eravate tutti della stessa famiglia? Sì. Il nonno ... erano 8 fratelli maschi. - Abitavano in queste 4 case... Sì ma all'inizio sono andati su una. Dopo, mano a mano che "la popolazione" aumentava, per non farli emigrare, lo stesso barone dava un'altra casa con altri 40 campi di terra Si avevano 214 campi da lavorare, ultimamente, fino al 1921 - L'affitto a generi in cosa consisteva? ... bozzoli e uva a mezzadria, e non ricordo quanti q.li di frumento; ma bestiame e granoturco erano di proprietà della famiglia Martin - Le "onorànse", vi toccava dare... No, niente onoranze ["obblighi colonici", regalie al padrone: retaggio feudale abolito solo con legge 1094 del 4.8.1948, cfr. Carla Forti, Le lotte mezzadrili dell'immediato secondo dopoguerra nelle campagne pisane, p. 28 http://w3.uniroma1.it/cecchi/Forti_2004.pdf ]: facevano come regalo i capponi, tanto per stare in buon occhio col fattore. Si tenevano 17 once di cavalieri [bachi da seta] e si facevano 16-17 q.li di gaete [bozzoli], in queste 4 case. Eravamo in 7-8 ragazzi, nel periodo dei bachi, che dovevamo solo tagliare foglia di gelso e portarla casa alle donne che, nelle tezze e sui solai, non mettevano il fieno e tiravano via anche le pannocchie per mettere i "cavaƚoni" [sostegni per le lettiere] dei bachi - Tanti, ne avevate... Tanti, perché era l'unico raccolto con cui potevano prendere un franco - Anche del vino prendevate metà Anche il vino. Ma il vino veniva venduto meno, perché erano in tanti che bevevano Quando era il periodo di tagliare frumento il padrone di casa veniva fuori verso le quattro e mezza con la carretta, un sacco di pagnotte, un cesto con salami e formaggio e una botticella di vino. Ci mettevamo all'ombra di una grande siepe a fare "marendin" [merenda pomeridiana] - Si ricorda che vino avevate? C'era poco cabernet. Si aveva soprattutto dolcetto e raboso - Il dolcetto di che colore era? Nero, ma tendente al rosatello: non era un vino tanto duro, era più amabile - Avevate vigneti specializzati? Niente vigneti: tutti filari con pioppi o opio - Le viti stavano su per i pioppi? Esatto, perché quando era la stagione gli tagliavano i rami per dare le foglie alle pecore [...] Le donne dovevano filare la canapa, il lino e la lana. E quando avevano finito, in primavera, verso metà quaresima, facevano una festa ... Si facevano un gran paiolo di "pestarei". Sa cosa sono? È farina di granoturco con poca acqua; di 3 parti, 2 di latte e 1 di acqua: veniva come la panna. E questa era la grande festa che facevano le donne dopo aver finito tutta la filatura - La facevano in inverno, la filatura? Cominciavano in agosto, a filare Le ho raccontato quello che facevano in 1 casa, ma le case erano 4, e lo stesso facevano nelle altre [...] - La gestione era unica, un unico padrone Unico, si chiamava Bepo, era il fratello di mio nonno. Erano 8 fratelli maschi - Perché padrone di casa era il fratello? Si vede che era un po' + esperto ... non era il + vecchio, era il 4° dei fratelli Le donne avevano una stanza grande dove c'erano delle scansíe ... le lenzuola non occorreva che andassero a comprarsele, neppure le camicie. La stoffa [il capofam.] la portava a casa quando vedeva che mancava, però la roba veniva fatta tutta in casa. Il mangiare veniva fatto tutto su una pignatta a Calion e le donne delle altre 3 case, quando erano le 11,30 partivano col bigòl (bilanciere) e andavano a prendersi companatico e minestra, perché pastasciutta non c'era mai, o rare volte [...] - Minestra con cosa? Minestra [...] con la pasta, che avevano la macchinetta e la facevano in casa. E come roba di carne, formaggio e roba così era tutta di casa - Anche le mucche ammazzavate? [...] - Qualche specialità da mangiare? Pollo in umido, oca arrosta o anatra ... la sera di S. Martino, sagre, qualche battesimo - Perché la sera di S. Martino? Dicevano i nostri vecchi: "ƚa sera de San Martin trema el grando e anca el picinin", perché bisognava pagare l'affitto Per tradizione, non solo nella nostra famiglia, tutti facevano una grande festa, tutto il Basso Piave. La sera di S. Martino era una sera eccezionale.» * Patti agrari, affitto a generi / contratti agrari Contadini veneti, trevigiani