riprese di Marco Petruzzelli www.tvreporter.it FAO:DIOUF,INACCETTABILE 1 MORTO OGNI 6 SECONDI PER FAME/ANSA GIORNATA MONDIALE ALIMENTAZIONE,SARANDON,BOVA,DION AMBASCIATORI (ANSA) - ROMA, 15 OTT - Nel 2010 sono 925 milioni le persone che vivono in uno stato cronico di fame e malnutrizione. La cifra si è ridotta rispetto a 1,23 miliardi del 2009 ma «il livello rimane inaccettabile, e non possiamo rimanere indifferenti». Jacques Diouf, direttore generale della Fao, lancia la 30/a Giornata dell'alimentazione dal tema «Uniti contro la fame» che si terrà domani, ed esorta la comunità internazionale a fare di più. Accanto a lui Susan Sarandon, Raoul Bova e Lea Salonga che, insieme con Celine Dion (presente in video) sono stati nominati Ambasciatori di buona volontà con l'obiettivo di sensibilizzare il mondo in questa battaglia contro, la fame che uccide un bambino ogni 6 secondi. Il numero ancora così alto delle persone affamate è dovuto anche, ha sottolineato Diouf, al fatto che invece di affrontare le cause strutturali, il mondo ha trascurato di investire in agricoltura. Infatti, ha stigmatizzato Diouf, la quota degli aiuti ufficiali riservati all'agricoltura è scesa dal 19% del 1980 al 6% del 2006. Fra i problemi più gravi, l'instabilità dei mercati e la volatilità dei prezzi, che sono «una vera minaccia per la sicurezza alimentare». Secondo Diouf, la produzione agricola dovrebbe aumentare del 70% per arrivare a sfamare nel 2050 le 9,1 miliardi di persone che abiteranno il pianeta. Ma il futuro non è così buio come sembra: infatti, ha ricordato Diouf, «il pianeta è in grado di potersi nutrire, ma bisogna lavorare per incrementare la produzione agricola attraverso lo sviluppo». Secondo il direttore generale della Fao, bisogna puntare sulle piccole aziende agricole, basta pensare che già oggi 500 milioni di piccoli agricoltori sono in grado di nutrire i due terzi della popolazione rurale, cioè due miliardi di persone. Alla parole del direttore generale della Fao si sono aggiunte quelle per presidente del Ruanda Paul Kagame che ha auspicato, assieme all'attrice Susan Sarandon, che la fame sia debellata entro il 2015. «La fame deve rimanere al centro delle politiche dei governi, specie di quelli dei Paesi ricchi», ha aggiunto Raoul Bova. Susan Sarandon ha ricordato il suo affetto per l'Italia e per Roma dove è nata sua figlia Eva, e ha sottolineato il dolore di una madre che non può nutrire suo figlio. E in effetti i bambini sono le vittime innocenti. Save the Children ricorda che ogni anno muoiono 2,7 milioni di bambini per cause legate all'assenza o inadeguatezza di cibo e nutrimenti. Nel 2010 sono 925 milioni le persone che vivono in uno stato cronico di fame e malnutrizione. La cifra si è ridotta rispetto al 2009 ma «il livello rimane inaccettabile e non possiamo rimanere indifferenti». Lo ha detto Jacques Diouf, direttore generale della Fao, aprendo la 30/a Giornata dell'alimentazione, dove ha ricordato che sono 30 i Paesi che si trovano in una situazione di emergenza alimentare, e di questi 21 si trovano in Africa. Il numero ancora così alto delle persone affamate è dovuto anche, ha sottolineato Diouf, al fatto che invece di affrontare le cause strutturali, il mondo ha trascurato di investire in agricoltura. Infatti, ha stigmatizzato Diouf, la quota degli aiuti ufficiali riservati all'agricoltura è scesa dal 19% del 1980 al 6% del 2006. Fra i problemi più gravi, l'instabilità dei mercati e la volatilità dei prezzi, che sono «una vera minaccia per la sicurezza alimentare». Secondo Diouf, la produzione agricola dovrebbe aumentare del 70% per arrivare a sfamare nel 2050 le 9,1 miliardi di persone che abiteranno il pianeta. Ma il futuro non è così buio come sembra: infatti, ha ricordato Diouf, «il pianeta è in grado di potersi nutrire, ma bisogna lavorare per incrementare la produzione agricola attraverso lo sviluppo». Secondo il direttore generale della Fao, bisogna puntare sulle piccole aziende agricole, basta pensare che già oggi 500 milioni di piccoli agricoltori sono in grado di nutrire i due terzi della popolazione rurale, cioè due miliardi di persone. Dopo l'intervento di Diouf, il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, ha sottolineato il problema delle speculazioni sulle materie prime alimentari, problema sul quale bisogna tenere alta la guardia. Alla 30/a Giornata dell'alimentazione è arrivato anche il messaggio del Papa, letto da monsignor Renato Violante, osservatore permanente presso le Nazioni Unite, che nel riportare le parole di Benedetto XVI ha sottolineato la necessità di «promuovere risorse e infrastrutture in una logica di sviluppo basata sulla fraternità». (ANSA).