Ad Alberto de Magistris viene l’idea di fondare la sua start up durante una grigliata tra amici: stanco del primato incontrastato del pesce nelle cene in vacanza, procura, come sfida, un ottimo taglio di carne. Visto il successo dell’iniziativa e l’insistenza dei convitati nel chiedere il bis, decide di acquistare qualche capo per seguire un suo allevamento. Da sempre, infatti, è interessato alla Fassona, la razza bovina piemontese nota per la sua qualità. Il ricordo ancora vivo di quando ancora bambino accompagnava il padre veterinario nelle cascine di montagna, Alberto vedeva degli enormi pentoloni di rame sobbollire per intere giornate che permettevano alla povera economia dell’epoca di preparare un pasto nutriente per ingrassare il bestiame. Ecco, dunque, la sua sfida: se gli allevatori di una volta, con i soli mezzi a disposizione che avevano, riuscivano nell’impresa, è possibile provarci anche oggi, senza fare ricorso ad additivi chimici o mangimi iperconcentrati? Con l’ausilio dell’amico nutrizionista Adriano Beliardo ricerca e trova la formula migliore per ingrassare il bestiame in modo naturale. La sua ricetta, che fa tesoro delle conoscenze contadine dei nonni allevatori aggiornate grazie alle moderne ricerche scientifiche, ha come ingredienti i cereali della zona, il fieno di prato stabile di prima qualità, il fieno di erba medica e le fave coltivate in Puglia e utilizzate a tavola anche dall’uomo. Nelle sue stalle i bovini di razza piemontese non sono mai più di trenta per fabbricato, hanno a disposizione ampi spazi, non soffrono il freddo nemmeno d’inverno e dispongono di lettiere di paglia di grano. Al momento del macello Alberto cerca di evitare loro ogni stress, per una questione etica, ma anche anche perché questo garantisce una maggiore qualità della carne. Nel suo allevamento vengono macellati pochi capi all’anno, con una media di cinque o sei al mese. Innovativo è anche il modello di business di Alberto. L’esperto, infatti, ha ideato un “gioco” da proporre consumatore, che concorre a mantenere elevati gli standard qualitativi dell’azienda. Quando l’allevatore decide di macellare un capo, infatti, vengono avvisati tutti i clienti circa la data e le caratteristiche dell’animale scelto. Alberto decide il tipo di frollatura dell’animale e le tempistiche utili per poter effettuare l’ordine. A quel punto, il cliente può prenotare i tagli di carne che desidera e il prodotto viene distribuito nell’arco della settimana. Questa tipologia di vendita è particolarmente coinvolgente perché diventa realmente interattiva, anche se, naturalmente, bisogna tenere conto che l'animale è uno e i tagli sono quelli che l'animale dà. Certamente un’attività del genere ha dei costi notevoli, ma i clienti di Alberto, dopo aver assaggiato la sua carne, tornano sempre, perché effettivamente è, come dice lui “è buona dalla punta della coda alla punta del naso”.