La Fiat Trattori S.p.A. è una società del gruppo Fiat fondata nel 1919. Fiat Trattori operava nella costruzione di macchinari agricoli, in particolare trattori. Nei diversi decenni della sua storia si consacra principale produttore italiano e uno dei primi produttori europei; nel 1991 acquisisce Ford New Holland e ne prende il nome per conquistare maggiore importanza sui mercati mondiali. Nel 1999 New Holland acquisisce Case dando vita a CNH, di cui Fiat Industrial detiene la quota di maggioranza. La storia di Fiat Trattori inizia nel 1918 quando lancia il primo trattore, il Fiat 702 con 30 cavalli. Al modello 702 fanno seguito le varianti 702A, B e BN e i successivi 703B e 703BN. Con queste varianti, prodotte fino al 1925, Fiat Trattori raggiunge il traguardo delle 2.000 unità prodotte. Nel 1929 la fabbrica vendeva trattori a un ritmo annuale di oltre 1.000 unità. Nel 1932 viene lanciato il primo trattore a cingoli europeo, il Fiat 700 C. Nello stesso anno, la produzione dei trattori viene spostata da Torino a Modena, dove viene fondata l'OCI (Officine Costruzioni Industriali)[3]. Il primo trattore prodotto nel nuovo stabilimento è il 702C da 28CV anziché da 35CV, molto più leggero della versione precedente. Questo trattore rimane in produzione fino al 1950 e viene prodotto in 4.000 unità. Nello stabilimento di Modena, Fiat produce il trattore cingolato con il modello Fiat 700 C, caratterizzato dalla grande capacità di trazione grazie ai cingoli che, inoltre, migliorano la stabilità trasversale nei pendii e diminuiscono il compattamento del terreno, specie se bagnato. Nel 1933 Fiat rileva le OM (acronimo di Società Anonima Officine Meccaniche) che producono sia automezzi industriali sia trattori. Nel 1939 nello stabilimento di Modena viene prodotto il primo trattore in serie, il Fiat 40 Boghetto; grazie all'invenzione di Fortunato Boghetto, il motore di questo trattore può funzionare con diversi carburanti (petrolio, gasolio, alcol, benzina, metano e gasogeno). Nel 1944, lo stabilimento di Modena è impossibilitato a produrre a causa della mancanza di materie prime e dell'occupazione nazista e viene dunque riconvertito alla riparazione e revisione dei veicoli militari. In questa situazione, l'ingegner Edmondo Tascheri, capo dell'ufficio tecnico, comincia a progettare un nuovo trattore cingolato più moderno della ormai superata Serie 40 Borghetto, grazie anche ad alcune foto di una trattrice russa che alcuni operai avevano portato dal fronte sovietico. Coadiuvato dalla connivenza dei collaboratori, l'ufficio tecnico cominciò la costruzione di un prototipo di nascosto ai controllori tedeschi. Il trattore Fiat 50 cingolato venne infatti prodotto dopo la seconda guerra mondiale, a partire dal 1946, grazie anche al recupero delle macchine utensili che i nazisti avevano tentato di spedire in Germania senza successo perché fermati dai bombardamenti degli alleati. Nel secondo dopoguerra (1949) nello stabilimento OCI di Modena comincia la produzione del Fiat 600 e delFiat 601 cingolato, caratterizzati dall'uso delle leve al posto del volante. Con questi trattori le vendite decollano, con una ritmo di produzione di 1.832 mezzi all'anno. Agli inizi degli anni '50 la Fiat stringe legami commerciali con la francese SIMCA, che dapprima fabbricava auto Fiat e in seguito i trattori su progetti Fiat. Nel 1951, viene lanciato il Fiat 25R, una delle pietre miliari della produzione Fiat. Questo trattore innovativo, di colore arancione (il primo di una lunga serie di trattori fino al 1983) lancia la Fiat nel settore agricolo europeo. Prodotto in numerosi modelli con alimentazione a gasolio, ruotato o cingolato, stretto e industriale, da frutteto e forestale, fu prodotto in quasi 45.000 esemplari. L'anno seguente vengono presentati i trattori OM, i trattori ad alte potenze. Il più venduto è il modello OM 35-40, prodotto anche in versione cingolata. Nel 1956 viene lanciato il trattore cingolato Fiat 60, che sostituisce i vecchi Fiat 50. Con questo trattore Fiat si consacra primo costruttore al mondo di trattori cingolati. Nel 1957 Fiat lancia il trattore più venduto degli anni '50, la trattrice FIAT 18 la piccola. Nel 1959, viene lanciata l'evoluzione della Serie 18, la Serie 200, prodotta fino al 1965. Il modello 211 R è dotato di un motore diesel bicilindrico Fiat 615 di 1135 cm3 di cilindrata e sviluppa una potenza di 21 CV a 2200 giri. Il modello 211 Rb è dotato di un motore a benzina a 4 cilindri Fiat 103 di 1221 cm3 di cilindrata e sviluppa una potenza di 22 CV a 2300 giri. È un trattore adatto a piccoli appezzamenti di terreno, con cambio a 6 marce avanti e 2 retromarce, una velocità massima di 20 km/h e solo 900 kg di peso complessivo. L'anno seguente viene lanciato il trattore Fiat 411.