FALSO CIECO DAL 1999 - SEQUESTRATI BENI PER 100MILA EURO Percepiva dal 1999 una pensione per invalidità civile del 100% per cecità quasi totale. Cieco con residuo visivo non superiore a 1/20 per entrambi gli occhi, guida automezzi e svolge con naturalezza accurati lavori agricoli. Questo quanto accertato dai Finanzieri della Tenenza di Borgo San Lorenzo a conclusione di articolate indagini, coordinate dal P.M. Paolo BARLUCCHI della Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Firenze, su un 65enne residente nel Mugello. L'uomo ha percepito sino ad oggi una pensione di invalidità per un valore complessivo di oltre 100.000 euro. Per recuperare tale somma di denaro, corrispondente al profitto del reato contestato, i Finanzieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo di beni finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal GIP presso il Tribunale di Firenze - D.ssa Silvia CIPRIANI - che ha interessato 2 fabbricati ed 1 terreno siti in Borgo San Lorenzo (FI) nonché 3 macchine agricole. Le indagini hanno preso avvio a seguito di attività di "intelligence", con specifici accertamenti che hanno evidenziato il netto contrasto tra le patologie lamentate dall'interessato e le sue effettive capacità lavorative. Difatti, il soggetto partecipava abitualmente alle attività lavorative presso l'azienda agricola della propria figlia, a cui aveva ceduto i terreni in prossimità del riconoscimento dell'invalidità. Per meglio accertarne le condizioni, i finanzieri di Borgo San Lorenzo hanno effettuato appostamenti e pedinamenti dell'uomo, che hanno fatto emergere che il falso cieco svolgeva normalmente impegnativi e prolungati lavori agricoli incompatibili con una capacità visiva certificata corrispondente alla sola "percezione della luce" o "movimento della mano". Infatti, seppur sprovvisto di patente di guida, utilizzava trattori - oltre che nei lavori nei campi che richiedevano abilità ed accuratezza - anche nelle pubbliche vie. Le indagini hanno inoltre permesso di accertare che l'uomo occupava, senza averne diritto, un immobile di edilizia popolare anche se da qualche anno abitava insieme alla figlia nell'azienda agricola. Per conservare l'uso dell'immobile, l'uomo ha più volte dichiarato agli uffici comunali di non possederne altri, comunicando di risiedere stabilmente in detta unità abitativa solamente nelle ore notturne. I reati ipotizzati sono quelli di truffa aggravata e falso ideologico, oltre alla violazione al Codice della Strada derivante dall'aver condotto un trattore agricolo su strada pubblica, senza possedere la patente di guida.