Foglie secche delle siepi, usate d'inverno come lettiera in stalla. Foglie fresche di salice e foglie di gelso ormai prossime all'appassimento, usate per l'alimentazione del bestiame. Testimonianza di C. P., 1937, Treviso-S.Angelo, registrata in dialetto il 6 maggio 2013. Trascrizione in lingua italiana: «D'inverno quando andavi a rastrellare le foglie, partivi quando era chiaro verso le otto e mezza-nove - Rastrellare le foglie e cosa ne facevate, dopo? Si faceva letto alle vacche, perché la paglia era sempre poca ... raccoglievi anche l'ultima foglia che c'era nei campi. Le tiravi fuori con le mani dalle ceppaie, facevi dei mucchi e poi passavi col carro ... e uno le sistemava sopra e un altro le buttava su; carro con le sponde. - Non è che raccoglievate anche foglie fresche, per dar da mangiare [al bestiame], magari durante l'estate? Foglie di morer (gelso) - Morer sì, per i cavalieri (bachi da seta) ... No, no, per le vacche. (Interviene G.M., il marito, 1934) - Con l'ultimo taglio della spagna (erba medica) ... andavi a pelare i moreri e buttavi tutto sul campo, e poi portavi a casa. - L'ultimo taglio sarebbe stato in settembre? No, in ottobre ... anche [nel periodo della festività] dei Morti, prima che cadessero le foglie dei gelsi, andavi su, le pelavi tutte... (G.M.) Prima delle bròse (brinate), praticamente, perché con le bròse le foglie di gelso vengono giù. Ma non ti ricordi che ti è venuto fuori el baƚon (l'ernia) a te, sopra le foglie di morer, sulla cesta ... - Avevo due anni, cosa vuoi che mi ricordi! Hai iniziato a gridare, gridare ... e ti è venuta fuori l'ernia, saltando, così... - Solo quelle foglie davate da mangiare, non ce n'erano delle altre, magari di acacia? Salice, quando era in piena primavera. Le foglie di selghèr, i rami rivolti verso il basso, li segavamo [con un falcetto, "a messora"] e li davamo alle vacche, a bracciate. - Erano buone da mangiare? Le vacche mangiavano anche i ramoscelli, tutto rosicchiavano. Mangiavano [i ramoscelli di salice] meglio del "canoto" (stocco, canna secca di granoturco) ... Sai le canne, che avevano i canòti... (G.M.) Ma erano duri i canòti... Invece il salice, la parte fresca, tagliavi [i ramoscelli] che "piovevano per giù", pelavi un po' i rami... li mangiavano, sì.»