Agricoltura, Giardinaggio: piantare un salice piangente per talea
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Il salice piangente (Salix babylonica) è un albero a foglie caduche, alto fino a 8-10 metri, originario dell'Asia centrale, ma diffuso allo stato selvatico in gran parte dell'area mediterranea.
Ha fusto tozzo e breve, che porta una ampia chioma ovale, spesso molto disordinata, caratterizzata da lunghe ramificazioni pendule, che a volte raggiungono il terreno; il fogliame è di colore verde brillante, grigiastro sulla pagina inferiore, di forma lanceolata, molto allungata, con margine seghettato; i fiori maschili sono lunghi amenti gialli, mentre quelli femminili sono piccole infiorescenze verdastre, entrambi sbocciano su alberi differenti, all'inizio della primavera, quando spuntano le foglie. Sulle piante femminili ai fiori seguono i frutti, piccole capsule che contengono moti semi piumati, che si diffondono nell'aria in estate.
Albero molto elegante e a crescita rapida, molto amato nei secoli scorsi nei giardini; da alcuni anni al S. babylonica vengono preferite altre essenze dello stesso genere, a causa dei molti parassiti che affliggono facilmente questo albero.
Esposizione: predilige posizioni soleggiate, in luoghi eccessivamente ombreggiati tende ad avere uno sviluppo stentato; non teme il freddo e sopporta senza problemi gelate molto intensee prolungate.
Annaffiature: questi salici necessitano di annaffiature costanti e regolari, temono molto la siccità, infatti, spesso sono posti a dimora nei pressi di laghi o corsi d'acqua, in terreni costantemente bagnati.
Terreno: prediligono terreni ricchi e profondi, non eccessivamente drenanti; spesso possono essere posti a dimora in luoghi in cui molte altre essenze soffrirebbero, ovvero dove l'acqua ristagna ed il terreno è costantemente impregnato.
Moltiplicazione: avviene generalmente per talea, utilizzando gli apici semilegnosi dei rami; le talee di salice radicano con grande facilità.
Parassiti e malattie: i s. babylonica vengono spesso attaccati da rodilegno e cancri rameali; il legno è abbastanza fragile, quindi accade con frequenza che le ramificazioni più sottili si rompano.
Commento
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Quelle che non hanno attecchito già dopo 1 mese-2 mesi sono completamente secche, spezzando la punta dentro il legno sarà completamente scuro, mentre se hanno attecchito le foglie sono cadute lo stesso come quando secca, ma cercando di inclinare il bastoncino questo si presenta elastico e non si spezza come quando è secco.
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Grazie.
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Dovresti fare qualche ricerca perché io non ne ho mai sentito parlare, anche se no credo. Comunque le talee sono più rapide, hai già un mini-alberello pronto.
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Si, è meglio non piantarlo vicino ai tubi perché è una pianta che richiede molta acqua, innaffiala frequentemente soprattutto d'estate.
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Complimenti per esserci riuscito, non è facile. Devi avere un pò di pazienza ma è un albero che cresce rapidamente, nel giro di 1-2 anni sarà alto più o meno quanto te, ma ricordati di piantarlo in un luogo dove il terreno sia sempre umido e non troppo caldo d'estate.
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bel video! io amo questo albero e sono diventata anche bravissima a produrre talee. ne metto un rametto in acqua e in pochissimi giorni si crea una densa rete sottile di radici. nel periodo primavera estate vanno tutte a buon fine. ho paura però che mettendo il salice vicino a tubi dell'acqua o del gas sotterranei possa con le sue possenti radici fare dei danni irreparabili. tu cosa ne pensi a questo proposito? è vero che le sue radici sono piuttosto invasive?
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hai delle bellissime mani...chissa' il resto.
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o ci provo!!! evvai!!!!!!!!
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Chiaro, quindi per ora sto procedendo correttamente. Per la futura terra uso del terriccio universale o posso miscelarlo con della sabbia? Per concimarlo va bene usare il granulare o devo usare dello stallattico? Ti ringrazio ancora!
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Ti consiglio di tenerle in acqua finché dal fondo del rametto non sia spuntata qualche minuscola radice, anche di qualche millimetro, poi inseriscilo in un vaso di terra concimata e premila con molta forza intorno, in modo che aderisca perfettamente. Poi, prendi un contenitore più grande del vaso e riempilo d'acqua fino a 1/3, in modo che il terreno all'interno sia sempre umido ma non troppo (potrebbe marcire).
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Le ho interrate 5 giorni fa con la carta assorbente avvolta attorno. Non sono riuscito a trovare dei rametti con così tante "radichette"; Possono attecchire anche queste? Voglio farti anche un'altra domanda: Per le talee di rosmarino come posso fare? Adesso ne ho presi quattro rametti abbastanza lignificati e messi a bagno in un vasetto da conserva colmo d'acqua e poi coperto con del cellophane che tengo dentro casa. Mi puoi aiutare anche in questo? Ti ringrazio tanto!
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Ti consiglio di mettere 3-4 rametti in ogni vaso e farne almeno 3 vasi, poi mettili da parte e dimenticatene, non starli sempre a guardare perché per attecchire ci mettono anche due mesi, poi all'improvviso, quando sembrano completamente secchi, da qualche ramo spuntano le foglioline. Comunque è fondamentale il periodo in cui lo fai: aprile-maggio-giugno-luglio al massimo.
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Ciao, Voglio fare una talea di salice piangente proprio come le tue. Mi sai dire quanto tempo ci mettono ad attecchire e come faccio a sapere quale delle talee non ha attecchito per eliminarla? Grazie
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@svitoscky Grazie mille! (bravA)
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bel video bravo...
Leggi la guida completa: http://comefaretuttobene.blogspot.it/2016/03/come-piantare-per-talea-un-albero.html Il salice piangente (Salix babylonica) è un albero a foglie caduche, alto fino a 8-10 metri, originario dell'Asia centrale, ma diffuso allo stato selvatico in gran parte dell'area mediterranea. Ha fusto tozzo e breve, che porta una ampia chioma ovale, spesso molto disordinata, caratterizzata da lunghe ramificazioni pendule, che a volte raggiungono il terreno; il fogliame è di colore verde brillante, grigiastro sulla pagina inferiore, di forma lanceolata, molto allungata, con margine seghettato; i fiori maschili sono lunghi amenti gialli, mentre quelli femminili sono piccole infiorescenze verdastre, entrambi sbocciano su alberi differenti, all'inizio della primavera, quando spuntano le foglie. Sulle piante femminili ai fiori seguono i frutti, piccole capsule che contengono moti semi piumati, che si diffondono nell'aria in estate. Albero molto elegante e a crescita rapida, molto amato nei secoli scorsi nei giardini; da alcuni anni al S. babylonica vengono preferite altre essenze dello stesso genere, a causa dei molti parassiti che affliggono facilmente questo albero. Esposizione: predilige posizioni soleggiate, in luoghi eccessivamente ombreggiati tende ad avere uno sviluppo stentato; non teme il freddo e sopporta senza problemi gelate molto intensee prolungate. Annaffiature: questi salici necessitano di annaffiature costanti e regolari, temono molto la siccità, infatti, spesso sono posti a dimora nei pressi di laghi o corsi d'acqua, in terreni costantemente bagnati. Terreno: prediligono terreni ricchi e profondi, non eccessivamente drenanti; spesso possono essere posti a dimora in luoghi in cui molte altre essenze soffrirebbero, ovvero dove l'acqua ristagna ed il terreno è costantemente impregnato. Moltiplicazione: avviene generalmente per talea, utilizzando gli apici semilegnosi dei rami; le talee di salice radicano con grande facilità. Parassiti e malattie: i s. babylonica vengono spesso attaccati da rodilegno e cancri rameali; il legno è abbastanza fragile, quindi accade con frequenza che le ramificazioni più sottili si rompano.