COSA HA FATTO IL GOVERNO ITALIANO Con il D.Lgs 150/2012 e con il PAN (DM 22/01/2014), che dettaglia l'utilizzo dei prodotti fitosanitari e degli erbicidi, finalmente il problema viene risolto!!! In linea con i contenuti della direttiva 2009/128/CE e del decreto legislativo n. 150/2012, il "Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari" si propone di raggiungere i seguenti obiettivi generali, al fine di ridurre i rischi associati all’impiego dei prodotti fitosanitari: a. Ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità; b. Promuovere metodi di difesa delle colture alternativi all’uso eccessivo dei fitofarmaci, come la difesa integrata e l’agricoltura biologica; c. Proteggere gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e la popolazione; d. Tutelare i consumatori; e. Salvaguardare l'ambiente acquatico e le acque potabili; f. conservare la biodiversità e tutelare gli ecosistemi. Tutti devono conoscere questi obiettivi: sono precisi e ben dettagliati. Subito dopo elenca una serie di compiti per il raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. Per togliere ogni dubbio, vediamo cosa prescrive riguardo gli erbicidi: PAN.A.5.6.1 - Utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione erbicida In ambiente urbano ........ In particolare sono previste le seguenti misure: • i trattamenti diserbanti sono vietati e sostituiti con metodi alternativi nelle zone frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, indicate al precedente paragrafo A.5.6; • in caso di deroga non si può ricorrere, comunque, all’uso di prodotti fitosanitari che riportano in etichetta le seguenti frasi di rischio: da R20 a R28, R36, R37, R38, R42, R43,R40, R41, R45, R48, R60, R61, R62, R63, R64 e R68, ai sensi del decreto legislativo n.65/2003 e s.m.i. o le indicazioni di pericolo corrispondenti di cui al regolamento (CE) n.1272/2008. Tali prodotti non devono, comunque, contenere sostanze classificatemutagene, cancerogene, tossiche per la riproduzione e lo sviluppo embriofetale,sensibilizzanti, ai sensi del regolamento (CE) n.1272/2008. Nessuno immagina quali strafalcioni siano nascosti in queste poche righe: 1) non si fa in tempo a leggere divieto, che subito dopo leggi deroga 2) quelle indicate come frasi di rischio sono invece solamente delle sigle, sconosciute ai più 3) nelle etichette queste sigle non si trovano, non sono riportate (depistaggio?) 4) invece si trovano nella Scheda di Sicurezza di ogni prodotto fitosanitario (quasi sempre) COSA HA FATTO IL "MINISTERO DELLA SALUTE" Analizzando il database dei prodotti fitosanitari, sul sito del "Ministero della Salute", ogni cittadino potrà scoprire la classificazione assegnata agli erbicidi con principio attivo glyphosate. Le classi di rischio assegnate agli erbicidi con principio attivo glyphosate sono: nc non classificato N nocivo per l'ambiente acquatico Xi irritante per la salute umana Xi,N irritante per la salute umana e nocivo per l'ambiente acquatico Sono tutte classi di rischio considerate innocue per l'uomo, quindi non vietate. nessun erbicida al glyphosate ha classe di rischio tossica o nociva All'attenzione dei Pubblici Amministratori e dei Cittadini: https://drive.google.com/drive/u/0/folders/0B4QEowNrb1svXzZweWVrNEFoenc