Ecco cosa non vi faranno mai vedere negli spot pubblicitari: il massacro crudele, un vero olocausto a livello planetario, di quello che succede per dar da mangiare a un terzo della popolazione umana mondiale: 70 miliardi di animali massacrati ogni anno. Chi non ha il coraggio di guardare e di leggere, non si metta poi a pontificare. miliardi di tonnellate di grano, orzo, mais, soja, riso, avena, farro, piselli, fagioli, verze e lenticchie non potrebbero finire sulle nostre tavole o meglio: nei piatti della gente del terzo mondo? NO, sarebbe uno spreco: per ingrassare il già opulento e infelice occidente, tutto questo ben di dio va a finire nelle migliaia di allevamenti intensivi che producono gas serra, e servono a loro volta per essere uccisi e per nutrire solo un terzo della popolazione umana. Che si ammala anche lei, perché queste povere creature sono imbottite di antiparassitari, antibiotici, antinfiammatori, ormoni di ogni sorta, persino antidepressivi. Ecco cosa è l’EXPO, un evento ipocrita, bastardo e fasullo sponsorizzato dalle due tra le più grandi lobby alimentari. Ci sono 70 miliardi di animali che ogni anno vengono al mondo per essere sfruttati, macellati, vivisezionati, cacciati, spellati, disprezzati, bruciati, derisi, usati, tormentati, bucati, picchiati, insaccati, bolliti, triturati vivi, costretti a riprodursi, a produrre carne e latte contro ogni legge di natura, vengono torturati, abbandonati, nemmeno anestetizzati, e c’é ancora qualcuno che disquisisce sulla carne se fa bene, o se fa male, o se abbiamo i canini per azzannarla? Ma c’é qualcuno al mondo che conosca la VERGOGNA almeno di vista? Qualcuno dei sette miliardi di cavallette umane quanti siamo, che tutto prendono senza nulla dare e che ancora hanno la spocchia di definirsi “razza superiore” può spiegarmi con parole povere questa superiorità in che cosa consiste? “Mi piace la carne”? Ma stiamo parlando di sopravvivenza o di sveglia della propria coscienza? Vorrei che qualcuno impari a dire ogni tanto “mi piace leggere e soprattutto ascoltare” e GUARDARE, che forse la superiorità umana comincerà ad avere un senso. E tutto questo per nutrire, soddisfare un uomo che lasciatemelo dire, non è mai stato così infelice come ora. Lo capite che siamo ancora in pieno medioevo? Mangeremmo uova se ci dicessero che appena nati, i pulcini maschi vengono tritati vivi perché non produrranno uova? Mangeremmo un pollo cui hanno troncato il becco perché impazziva in batteria e beccava i suoi poveri compagni di GALERA? Festeggeremmo la santa pasqua nel nome di un dio che è morto, se sapessimo che il piccolo agnello è stato strappato alla madre a un mese di vita, fra grida atroci per essere colpito violentemente alla testa, e poi dissanguato? Berremmo latte e mangeremmo formaggi, se sapessimo che le vacche sono costrette a essere incinta sempre senza vedere mai i propri figli, se non quando glieli sgozzano appesi a un chiodo, mentre urla per le mastiti e i tumori alle mammelle? Il latte, alimento fatto per cuccioli da svezzare… Un uomo adulto che beve latte di un’altra specie, un’aberrazione oscena. Facciamo due conti: la matematica la conosciamo TUTTI: Per produrre un chilo di carne bovina/suina occorrono circa 6,5 kg di grano, 36 kg di foraggio e 155 litri di acqua. E piangiamo per I bambini del terzo mondo? Per le madri che percorrono chilometri per andare a procurarsi un pio’ d’acqua. Io dico: VERGOGNA. Non c’è un animale allevato che non muoia prima di diventare un adolescente. Sono tutti bambini. Continuiamo a parlare male di Hitler e di tutti i nazisti di ogni tempo, senza renderci conto che quello che loro facevano a ebrei, neri, omosessuali, comunisti, zingari, invalidi, l’umanità intera lo sta facendo ai suoi fratelli più piccoli e indifesi. Gli animali. Una frase famosa del film Schindler’s list, dice: “Chi salva una vita, salva il mondo intero”. Non è più vero. Non ci basta più: adesso è il mondo intero che deve essere salvato, per salvare anche solo una vita. E non guardate più con aria di sufficienza, quelli come noi, perché non siamo ne’ pazzi, ne’ invasati, ne’ non abbiamo altri problemi che questo cui pensare.