Sub translation also in english. La Reggia e il Parco Reale di Caserta furono progettati nella seconda metà del XVIII secolo dallarchitetto Luigi Vanvitelli per volere di Carlo III di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese. Il Parco di 122 ettari si presenta diviso in due parti. La prima è costituita da vasti parterres, separati da un viale centrale che conduce alla fontana Margherita e introduce a diversi viali fiancheggiati da boschetti di lecci, carpini e tigli. A sinistra del Palazzo, nel cosiddetto Bosco vecchio, sorge la Castelluccia, un castello in miniatura in cui il giovane Ferdinando IV, figlio di Carlo III, si esercitava in finte battaglie terrestri. Procedendo verso nord si trova la Peschiera, un lago artificiale con un isolotto dove venivano simulate battaglie navali. Dopo la morte di Luigi Vanvitelli avvenuta nel 1773, il figlio Carlo continuò i lavori di realizzazione del Parco rispettando abbastanza fedelmente l`idea paterna del giardino all`italiana con qualche esemplificazione. Dopo la fontana Margherita, inizia la seconda parte del Parco, alla quale si accede mediante due rampe che portano al ponte dErcole dal quale parte la grande via dacqua. Si tratta di un lungo percorso animato dal gioco delle acque in cui si alternano bacini dacqua, vasche e fontane adorne di gruppi scultorei di carattere mitologico. Due larghi viali, delimitati da spalliere di lecci potati a sedia, fiancheggiano le quattro splendide fontane dei Delfini, di Eolo, di Cerere e di Venere ed Adone, fino al grande bacino che accoglie la fontana di Diana e Atteone, lultima fontana dei giardini reali, dentro cui precipita limponente cascata del monte Briano. La cascata inaugurata nel 1768 è alimentata dallAcquedotto Carolino, progettato e realizzato da Luigi Vanvitelli. Accanto alla fontana di Diana e Atteone, alla fine del settecento, nacque il Giardino Inglese su una superficie di circa 23 ettari sotto la guida e la cura del giardiniere inglese John Andrew Graefer. La Regina di Napoli Maria Carolina aveva voluto adeguarsi alla moda del giardino informale o di paesaggio, una moda che dallInghilterra andava diffondendosi in tutta Europa. Nella realizzazione del progetto il giardiniere inglese fu affiancato dallarchitetto Carlo Vanvitelli e nel giro di pochi anni furono realizzati boschetti, praterie, finte rovine, serre di piante esotiche e rare, canali e fontane le cui acque confluiscono in un pittoresco laghetto, alla ricerca di effetti pittorici che ancora oggi conservano intatta la loro suggestione. (Un particolare ringraziamento per la preziosa collaborazione agli amici Dolores e Antonio) The Palace and the Real Park of Caserta were designed in the middle of the eighteenth century by architect Luigi Vanvitelli for will of Carlo III of Bourbon, child of Phillip V of Spain and Elizabeth Farnese. The Park with a size of 122 hectares shows itself as separated in two parts. The first one is made up by vast parterres, with a central avenue that leads to the fountain Margherita and to other paths flanked by Holm oak, Common lime and Hop hornbeam groves. After the fountain Margherita, begins the second part of the Park, which is accessed through two ramps that bring to the Ercoles bridge from which starts the great water road. It is a long run animated by games of waters in which basins alternate to tubs and fountains ornate by sculptural groups of mythological character. Close to the fountain of Diana and Atteone, at the end of the eighteenth century, the Garden English was born on a surface of around 23 hectares under the guide and the care of the English gardener John Andrew Graefer. The Queen of Naples Maria Carolina had wanted to conform herself to the fashion of the informal garden or landscape, a fashion that from England went spreading in Europe. (A particular thanks for the precious collaboration to the friends Dolores and Anthony)