IL SENSO DEL TEMPO o della percezione dell’essere danzante attraverso l’ascolto dei sensi e della loro memoria Laboratorio residenziale a cura di Giorgio Rossi Il Senso del tempo è il tema del laboratorio residenziale che rappresenta il terzo appuntamento della terza trilogia didattica in Valdichiana. Da quasi 25 anni sto portando avanti questo ciclo di seminari che hanno tutti in comune l’apertura al pubblico dell’esito del lavoro e questa volta la cornice sarà il giorno 8 agosto, la suggestiva Fortezza del Girifalco a Cortona. Questo laboratorio, della durata di 12 giorni, tocca una delle condizioni fondamentali dell’esistenza e, di conseguenza, della danza: il tempo, tema infinito come il suo scorrere. Tutto conosce il tempo, perché senza di lui niente esisterebbe come noi lo percepiamo. Attraverso il tempo facciamo esperienza della vita e ci veicoliamo nello spazio. Il tema del tempo ha infinite declinazioni che partono dall’astrazione per passare attraverso la narrazione, l’evocazione, l’indefinito e il semplice stare in un ascolto delicato ed espressivo. Per quel che mi riguarda il tempo passa sempre attraverso il corpo diventando danza. Alcune note metodologiche, partendo dal senso del tempo CON LA LEGGEREZZA DELL’ESSERE E L’AUTO IRONIA GIOCARE CON IL MOVIMENTO E LO SPAZIO Il progetto architettonico dell'orologiaio è rigoroso, virtuoso, mira a risultati precisi. Altra tendenza, quella del giardiniere: crea le condizioni, prepara il terreno, getta semi per una fioritura che spesso ha direzioni imprevedibili. Giorgio Rossi, quando insegna l'arte poetica del movimento, crede nella relazione con il proprio corpo che danza, e di conseguenza si sente più vicino al giardiniere, senza dimenticare l'orologiaio per la sua razionalità e progettualità. In fondo il danzatore come il musicista deve unire il lato immaginativo al lato matematico. Se la danza classica, la ginnastica artistica mirano alla costruzione di un corpo codificato, operano trasformazioni precise e strutturate, ciò che tenta di costruire Giorgio Rossi è la capacità di un percorso sensoriale, sensuale e sensato a partire dal quale il corpo possa destinarsi in sequenze di movimenti rispondenti al essere e al momento, in cui si compie l'attuarsi della danza.