Rho (askanews) - Sventolio di bandiere nazionali, musica e balli tradizionali. La delegazione ufficiale del Sudan a Expo 2015, guidata dal ministro Elsadiq Mohamed Ali, si fa trascinare dai ritmi del proprio Paese nella giornata dedicata all'Esposizione universale. Dopo il tradizionale alzabandiera, che apre tutte le celebrazioni nazionali, è il momento dei discorsi ufficiali. "Siamo molto felici di essere qui oggi ad inaugurare il nostro giorno nazionale, ringraziamo il governo italiano e gli organizzatori di Expo per averci dato il benvenuto e averci dato l'opportunità di essere parte di questa manifestazione e del mondo e mostrare le nostre risorse e capacità nel contribuire alla sicurezza del cibo mondiale" ha dichiarato ad askanews il ministro del commercio, alla guida di una delegazione che comprende anche l'ambasciatore Amira Daoud Hassan Gornass e il commissario generale del padiglione del Sudan, Hassan Ibnaouf. Non c'è il presidente sudanese Al-Bashir, accusato di crimini di guerra e contro l'umanità dalla Corte penale internazionale dell'Aja: un'assenza giustificata secondo il ministro. "Il presidente non ha nulla a che vedere con questo Expo, è qualcosa che ha a che fare con il ministero del commercio che rappresenta il Paese qui, lui qui non ci farebbe nulla oggi" dice. L'agricoltura rappresenta il 35% del Pil del Paese africano. Il Sudan svolge un ruolo chiave nella produzione di cibo - sottolinea il commissario generale di Expo, Bruno Antonio Pasquino - il Paese africano rappresenta un esempio di tradizione, cultura e produzione agricola sostenibile". Dopo i discorsi iniziano le danze ai ritmi di batterie, piatti, congas e bongos, lungo il Decumano sino al padiglione nazionale del Suda, che per tutto il giorno ospita i festeggiamenti. La delegazione sudanese fa anche visita a Palazzo Italia, partecipando al pranzo ufficiale.