10 anni di restauri. Più di due milioni di euro spesi. Milazzo ha atteso anche troppo, ma finalmente la nuova biblioteca comunale di Palazzo DAmico ha aperto i battenti. Linaugurazione è avvenuta nella serata di venerdì 12 dicembre alla presenza di un folto pubblico. Presenti autorità, politici locali, associazioni, esponenti della cultura e dellarte milazzese ma anche tanti curiosi. Cittadini, che per la prima volta avevano la possibilità di fruire di un bene storico di grande rilevanza. Palazzo DAmico, ubicato in Marina Garibaldi, a pochi metri dalla chiesa di Santa Maria Maggiore, alle porte del borgo marinaro di Vaccarella, è unico superstite di rilievo dellantica palazzata settecentesca milazzese del quartiere marinaro. Elvira DAmico, in un testo tratto dagli Atti della Società Milazzese di Storia Patria ci dà una eloquente descrizione della struttura. Al piano terra scrive la DAmico - oltre lingresso vi erano portineria, stalle e altre destinazioni di servizio. Il piano nobile era destinato al proprietario. Il secondo piano era invece riservato ai rami cadetti della famiglia con ingresso e scale indipendenti. Grande cura era posta nellarredo, specie negli spazi di relazione, decorati e arredati secondo il gusto francese allora imperante, prevalentemente con stucchi e affreschi di gusto rococò e sovraporte dipinte. La facciata esterna è caratterizzata da aperture con una accentuazione del linguaggio architettonico e decorativo nel centrale portale e balcone sovrastante, spesso collegati in modo da formare una spessa struttura figurativa, sulla quale si posava lo stemma familiare. La facciata fu rifatta ex-novo intorno al 1735, con una revisione integrale delle cantonere dintaglio, dei finestroni e dei balconi, che furono ornati di sopraccigli arcuati con intagli e volute a motivi floreali. I restauri effettuati negli ultimi anno sono stati finalizzati al recupero delledificio. Gli interventi, di tipo reversibile, hanno portato ad un miglioramento della resistenza globale della struttura in caso di eventi sismici attraverso il rafforzamento dei singoli elementi strutturali. I solai sono stati rafforzati con l'inserimento di profilati metallici, mentre le coperture completamente revisionate nelle loro strutture lignee portanti. I controsoffitti soprattutto quelli affrescati del piano nobile sono stati protetti e recuperati sotto il profilo estetico. E stato realizzato un nuovo impianto di illuminazione, mentre per quanto concerne l'accessibilità si è pensato di inserire un ascensore con cabina trasparente, nel vano chiostrina. Al piano terra uno spazio espositivo, salone convegni al primo piano, biblioteca e sala lettura al secondo. Ben più di due milioni sin qui investiti oltre al miliardo di lire speso per l'acquisto nel 1989, grazie anche ad un contributo dell'assessorato regionale ai Beni culturali. Il progetto di ristrutturazione è stato realizzato dall'architetto Nino Giardina, funzionario comunale e finanziato con un mutuo acceso alla Cassa depositi e prestiti. Nella stessa serata dellinaugurazione è stato presentato il nuovo volume sulla città di Milazzo dal titolo Milazzo il porto e larte, curato da Franco Chillemi e realizzato dal Comune di Milazzo in compartecipazione con lAutorità portuale.