Kabul (askanews) - É uno dei più trafficati posti di confine tra Afghanistan e Pakistan. Per questo è anche un caposaldo della lotta contro la poliomielite. Lo staff medico cerca di vaccinare tutti i bambini sotto i 5 anni: due gocce di vaccino, un marchio sul dito e l'operazione è conclusa. "Afghanistan e Pakistan appartengono allo stesso ceppo epidemiologico, spiega Kshitij Joshi addetto stampa Unicef. Per questo è importante che i bambini su entrambi i lati del confine vengano vaccinati assicurando una protezione assoluta ai bambini dei rispettivi paesi". Ma eradicare la terribile malattia che storpia gli arti dei bambini non è compito facile. I talebani si oppongono ma anche i profughi afgani nel Kunar si sono convinti che le vaccinazioni fanno male e dicono a tutti di non farle. L'Unicef è riuscita a bloccare tra stazioni radio che facevano propaganda contro le campagna antipolio e cerca di confutare le voci che sostengono che i vaccini vengono da ceppi suini e che provocano infertilità. Afghanistan e Pakistan sono due dei tre paesi rimasti in tutto il mondo in cui la poliomielite è ancora endemica. Ma i primi successi cominciano a vedersi. "So che cosa è la polio, dichiara questa madre afgana. So che il vaccino previene la paralisi nei bambini. Abbiamo visto i benefici che può recare grazie agli annunci in televisione". Ma molta strada resta da compiere. All'inizio di marzo, dodici militari pachistani di scorta a una squadra medica per le vaccinazioni antipolio sono morti a seguito dell'esplosione di alcuni ordigni artigianali al passaggio del convoglio. L'attacco è avvenuto nella zona tribale del Khyber, feudo talebano che si trova nel nordovest del Paese, vicino al confine afgano. (immagini Afp)