Agricoltura, La potatura della vite - L'agrotecnico Roberto Abate a Villa Petriolo_www.robertoabate.it
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"In questo periodo le nostre piante sono nel pieno della fase fenologica del riposo vegetativo ed è questo dunque il momento migliore per eliminare i tralci che nell'annata scorsa hanno portato i grappoli a maturazione. La potatura, che consente di mantenere la pianta nella sua forma adatta al sistema di allevamento prescelto, è allo stesso tempo una pratica invasiva e necessaria. Invasiva perché le ferite inferte possono favorire la penetrazione all'interno dei tessuti legnosi di funghi parassitari che possono danneggiare gravemente il tronco e a volte addirittura provocarne la morte. Necessaria perché la vite, se non viene potata, non è in grado di produrre uve in quantità ed in qualità adatte alla vinificazione. Non dobbiamo dimenticarci che la vite è in sostanza una liana che lasciata libera di crescere si arrampica velocemente su tutori e produce bacche solo per la produzione di semi in grado di riprodurre altre piante.
La potatura quindi è una operazione molto delicata, fondamentale per il raggiungimento dell'equilibrio vegeto-produttiva della pianta stessa e fondamentale per il mantenimento dell'efficienza dei ceppi. Molte sono le occasioni in cui si parla di potatura dei vigneti, molte sono le forme di allevamento che cambiano da una zona viticola all'altra o da un vitigno all'altro. Per tutti però la regola principale da applicare è sempre la stessa: raggiungere gli obiettivi (cioè mantenere la forma e l'equilibrio della pianta) contenendo il più possibile i danni e limitando al minimo le dimensioni delle ferite.
Questa operazione non deve essere eseguita quando le piante non sono ancora completamente nella fase di riposo vegetativo e deve essere completata prima che le radici risvegliate dai primi tepori primaverili comincino a pompare linfa nei vasi linfatici in preparazione del germogliamento: operando con queste modalità, verranno rispettati i ritmi fisiologici della natura senza forzature".
(Roberto Abate: www.robertoabate.it)
www.villapetriolo.com
Commento
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Quando fai il taglio io vedo il tuo viso.....a che serve?
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si cazzi i cunni
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buona sera signor Roberto ,Le chiedo come potare una vite fragola messa a dimora in un vaso da un anno volendola farla salire per coprire un pergolato la ringrazio Paolo da Imperia
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Il dottor Abate ha spiegato la potatura descrivendo in maniera impeccabile gli aspetti fisiologici e tecnici della viticoltura . Rimanere con dei dubbi ed avere le idee confuse dopo questo tipo di lezione così accurata vuol dire che si sta facendo il lavoro sbagliato .....
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alla fine se ne è accorto che ha tagliato tutto ?
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Gran bel video, spiegazione ottima del resto Roberto è un gran proffessionista!
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come lei dice la potatura è una operazione invasiva, tuttavia esegue una potatura, a mio avviso tradizionale, in quanto continua a tenere gli speroni inseriti sul legno vecchio ed elimina lo sperone lasciato l'anno precedente con su il tralcio di un anno. in questo modo si forma la testa di salice con tanti coni di disseccamento, uno vicino all'altro, che ostacolano il flusso linfatico. Basta osservare il cordone che sta potando per rendersi conto che dopo la testa di salice il diametro è notevolmente ridotto, segno che il passaggio della linfa è ostacolata da tutti i coni di disseccamento della testa di salice ( lo dice lei stesso). Sono convinto occorre eliminare il tralcio di un anno inserito sul cordone e fare lo sperone sul tralcio di un anno inserito su quello di due. Si esce cosi dal cordone con una ramificazione, e ogni anno lo sperone sarà inserito sul tralcio di due anni allontanandosi così dalla testa di salice, per evitare ulteriori coni di disseccamento
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Perchè si inquadra continuamente il viso del potatore??, a che serve?? Si deve inquadrare la vite nella parte da potare e la mani del potatore, il resto è solo un disturbo!!!!
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Qui la cosa non spiegata è che in agricoltura i tipi di potatura sono molteplici e ognuno applichera quelli piu a lui congeniali..questo video non entra nel dettaglio perché ci vorrebbero ore per spiegare tutto..é solo un infarinatura
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@21122036 se dici che nessuno svela come potare la vite , come si fa ad imparare? magari con un libro di agronomia , Wikipedia? o come? hai consigli?
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facile ..basta tagliare tutti i rami a zero ..c'era bisogno di tante spiegazioni!?
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Veramente esaustivo
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Iinesto fico
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Ci sono in giro molti santoni che parlano di potatura e pensano che per un agronomo sia un sacrilegio andare a zappare......giudizi di che vede più scrivanie che vigneti....
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Ma vai a zappare! Tempo di qualche anno e uccidi tutte le piante. Nella potatura devi eliminare il secondo ramo e nel primo (quello vicino al tronco della vite) devi lasciare due gemme.
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wish you has subtitles so i could have understand what your saying
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la pratica la fa vedere alla fine è sempre quella la procedura
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Ho ripreso un vecchio vigneto allevato in questa forma abbandonato da qualche anno...quindi in pratica va lasciata delle vite solo la parte legnosa fessurata più vecchia e gli altri rami si tagliano tutti, ma proprio tutti? Io ne ho lasciato qualcuno non fessurato (1-2) per ogni vite.
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una vite un po invecchiata e vedere un cordone bilaterale piu alto e un altro piu in basso e una mal impostazione
"In questo periodo le nostre piante sono nel pieno della fase fenologica del riposo vegetativo ed è questo dunque il momento migliore per eliminare i tralci che nell'annata scorsa hanno portato i grappoli a maturazione. La potatura, che consente di mantenere la pianta nella sua forma adatta al sistema di allevamento prescelto, è allo stesso tempo una pratica invasiva e necessaria. Invasiva perché le ferite inferte possono favorire la penetrazione all'interno dei tessuti legnosi di funghi parassitari che possono danneggiare gravemente il tronco e a volte addirittura provocarne la morte. Necessaria perché la vite, se non viene potata, non è in grado di produrre uve in quantità ed in qualità adatte alla vinificazione. Non dobbiamo dimenticarci che la vite è in sostanza una liana che lasciata libera di crescere si arrampica velocemente su tutori e produce bacche solo per la produzione di semi in grado di riprodurre altre piante. La potatura quindi è una operazione molto delicata, fondamentale per il raggiungimento dell'equilibrio vegeto-produttiva della pianta stessa e fondamentale per il mantenimento dell'efficienza dei ceppi. Molte sono le occasioni in cui si parla di potatura dei vigneti, molte sono le forme di allevamento che cambiano da una zona viticola all'altra o da un vitigno all'altro. Per tutti però la regola principale da applicare è sempre la stessa: raggiungere gli obiettivi (cioè mantenere la forma e l'equilibrio della pianta) contenendo il più possibile i danni e limitando al minimo le dimensioni delle ferite. Questa operazione non deve essere eseguita quando le piante non sono ancora completamente nella fase di riposo vegetativo e deve essere completata prima che le radici risvegliate dai primi tepori primaverili comincino a pompare linfa nei vasi linfatici in preparazione del germogliamento: operando con queste modalità, verranno rispettati i ritmi fisiologici della natura senza forzature". (Roberto Abate: www.robertoabate.it) www.villapetriolo.com