Ferruccio Lamborghini nacque il 28 aprile 1916 a Cento (Ferrara). Nel dopoguerra inizia a riparare e costruire macchine agricole. Agli inizi degli anni 50 diventa uno dei più importanti costruttori di trattori in Italia. Le macchine agricole con il Toro sono sinonimo di potenza e robustezza. Hanno un ruolo principale nella meccanizzazione dell'agricoltura Emiliana e Padana. L'imprenditore Lamborghini, acuto osservatore di un mercato che si espande a velocità pazzesca, capisce che è il momento di aprire la sua impresa a nuovi mercati. Diventa costruttore di caldaie con bruciatori a petrolio e nafta. Ma la svolta alla sua impresa avviene agli inizi degli anni 60. Appassionato di meccanica e soprattutto di auto a alte prestazioni, possiede svariate GT, tra le quali una Ferrari 250 GT 2+2. Fu questa la scintilla che procurò quel fantastico fuoco di passione meccanica che è la Lamborghini Auto. Si narra che Ferruccio era deluso dalla scarsa affidabilità della sua Ferrari a causa delle continue rotture meccaniche del gruppo frizione. In un incontro con Enzo Ferrari, Ferruccio Lamborghini ebbe un accesa diatriba con lo stesso Ferrari, nella quale dichiarò che sarebbe stato capace di costruirsi da solo le proprie GT, che sarebbero state sicuramente altrettanto veloci ma pù curate e affidabili di quelle vendute dalla Ferrari. Agli inizi del 1963 Lamborghini riunì i dirigenti del gruppo Trattori e Bruciatori dichiarando la sua intenzione di diventare costruttore di auto GT. Dichiara inoltre che gìa il Salone Internazionale dell'auto di Torino, vedrà esposta una GT con il Toro sul muso. Da incarico progettuale a Giotto Bizzarini licenziato alla fine del 61 dalla Ferrari. Quest'ultimo aveva già pronto il porgetto di un motore 12 cilindri a V da essere usato in F1. Si trattava solo di renderlo adatto all'uso stradale. Pertanto la cilindrata fu alzata a 3500 c.c. e la potenza abbassata a 350 cv. Il disegno della vettura fu data nelle mani di Franco Scaglione, astro nascente della scuola di Nuccio Bertone. L'industrializzazione della vettura fu affidata a 2 promettenti e giovani ingegneri: Gianpaolo Dallara e Gianpaolo Stanziani. Così nel novembre del 63, al salone dell'auto di Torino, viene presentata la Lamborghini 350 GTV. Ha un notevole successo. Molti consensi positivi dagli specialisti del settore. Questo resterà l'unico prototipo perchè la commercializzazione avviene con il nome di Lamborghini 350 GT. Questa conserva lo stesso schema meccanico ma ha un disegno dalla linea più convenzionale, affidato alla matita di Felice Bianchi Anderloni della Carrozzeria Touring di Milano, più in linea con la filosofia imprenditoriale di Ferruccio Lamborghini, rigorosa e pragmatica. E' l'inizio di una fantastica avventura.