Agricoltura, Le mutazioni non sono una base per l'evoluzione -il codice genetico lo impedisce
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I viventi si riproducono solo "secondo la loro specie". La ragione è che il codice genetico impedisce alla pianta o all'animale di discostarsi troppo dalla media. Può esserci un'ampia varietà (come si vede, ad esempio, fra gli uomini, fra i gatti o fra i cani), ma non fino al punto che un organismo vivente possa trasformarsi in un altro. Ciò è confermato da tutti gli esperimenti condotti sulle mutazioni. Viene anche confermata la legge della biogenesi, secondo cui la vita deriva solo da altra vita preesistente e l'organismo genitore e la sua progenie sono della stessa "specie".
Ciò è confermato anche dagli esperimenti di riproduzione controllata. Mediante incroci, gli scienziati hanno cercato di produrre continue variazioni in diversi animali e piante. Volevano vedere se col tempo potevano produrre nuove forme di vita. Qual è stato il risultato?
Il periodico On Call riferisce: "Gli esperti nel campo della riproduzione controllata riscontrano di solito che dopo alcune generazioni si raggiunge un optimum oltre il quale sono impossibili ulteriori miglioramenti, e che non si è formata nessuna nuova specie. Anziché sostenere l'evoluzione, quindi, le tecniche di riproduzione controllata sembrerebbero smentirla".
Più o meno la stessa cosa fa notare la rivista Science: "Le specie hanno in effetti la capacità di subire lievi modificazioni nelle loro caratteristiche fisiche e d'altro genere, ma questa capacità è limitata, e a lungo andare si riflette in una oscillazione intorno a valori medi".
Pertanto ciò che i viventi ereditano non è la possibilità di continuare a cambiare, ma, piuttosto, (1) stabilità e (2) un campo di variabilità limitato.
Il libro Molecules to Living Cells (Dalle molecole alle cellule viventi) quindi afferma: "Le cellule di una carota o del fegato di un topo mantengono stabilmente la rispettiva identità tessutale e organica dopo innumerevoli cicli di riproduzione". E Symbiosis in Cell Evolution (Simbiosi nell'evoluzione della cellula) dice: "Tutta la vita si riproduce con incredibile fedeltà". Anche Scientific American osserva: "I viventi differiscono enormemente per forma, ma questa è straordinariamente costante entro qualsiasi data linea di discendenza: i maiali rimangono maiali e le querce rimangono querce una generazione dopo l'altra". E uno scrittore scientifico ha osservato: "I rosai portano sempre rose, mai camelie. E le capre danno alla luce capretti, mai agnelli". Le mutazioni, conclude, "non possono spiegare l'evoluzione nel suo insieme, cioè perché esistano pesci, rettili, uccelli e mammiferi".
La variabilità nell'ambito della specie permette di spiegare qualcosa che contribuì a formare l'ipotesi evoluzionistica nella mente di Darwin. Quando si trovava nelle Galápagos, Darwin osservò dei fringuelli. Questi uccelli discendevano da quelli del continente sudamericano, da dove a quanto pare erano migrati. Ma presentavano curiose differenze, ad esempio nella forma del becco. Darwin lo interpretò come un caso di evoluzione in corso. Ma in effetti non era altro che uno dei tanti esempi di varietà nell'ambito di una specie, consentito dalla struttura genetica individuale. I fringuelli erano ancora fringuelli. Non si stavano trasformando in qualcos'altro, né l'avrebbero mai fatto.
Quando si piantano dei semi, essi producono solo "secondo la loro specie", così che si può piantare un giardino certi della fidatezza di questa legge. Quando una gatta partorisce, i piccoli sono sempre gattini. Quando gli esseri umani divengono genitori, i figli sono sempre creature umane. Ci sono variazioni di colore, dimensioni e forma, ma sempre nei limiti della specie. Personalmente avete mai visto qualcosa di diverso? Nemmeno ad altri è capitato di vederlo.
Alla luce delle prove esistenti è assolutamente ragionevole, addirittura scientifico, credere che siamo il risultato di un progetto intelligente. In ultima analisi è l'evoluzione, non la creazione, a richiedere una grossa dose di fede cieca e a pretendere che si creda nei miracoli senza nessuno che li faccia.
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Dopo aver esaminato gli altri video di questo canale senza dubbio sarai convinto che le prove depongono a favore della creazione. E una volta che avrai approfondito la questione usando le tue facoltà di ragionare ti sentirai più sicuro nel difendere le tue convinzioni di fronte agli atei.
Commento
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Le mutazioni grazie a geni omeotici o alle traslocazioni reciproche di cromosomi in fusioni centriche, confermano una mente divina che ha controllato la ricombinazione degli elementi genetici per produrre tantissimi esseri viventi. Con una serie uguale di elementi atomici e molecolari combinati in modo diverso, manipolati dall'uomo è stata possibile la creazione di tanti prodotti ed oggetti, ma nessuno si permetterebbe di affermare che tutti gli oggetti intorno a noi se bene derivati da combinazioni diverse di stessi elementi siano il risultato di combinazioni accidentali degli elementi chimici e coniare così la legge dell'evoluzione dell'automobile, e dire che l'automobile si è evoluta spontaneamente dalla carrozza, oppure dire che l'antenato comune dei mezzi di trasporto sia la lanterna ad olio(combustibile) o il cavallo solo perchè si usano i "cavalli motore", se per il solo motivo di trovare in tutti gli oggetti esistenti creati dall'uomo gli stessi elementi chimici, e usare questo legame comune per provare che derivino tutti da un oggetto comune(antenato comune) e così cancellare la mano laboriosa dell'uomo, questa teoria evolutiva applicata agli oggetti esistenti sul pianeta sarebbe ingiusta nei confronti di tanti inventori, scienziati, anzi gli stessi proteggono le loro creature con brevetti. Allo stesso modo perchè non riconoscere a Dio la paternità delle creature viventi, non oggetti ma esseri viventi formati dagli stessi geni ma modulati in modo diverso? La stessa traslocazione reciproca o le mutazioni, non possono essere considerate la sola causa accidentale della varietà di tutti gli organismi viventi, ma è Dio che ha manipolato stessi "elementi" per ottenere tanti organismi, come l'uomo manipolando tanti elementi chimici ha costruito tanti oggetti. Non è facile dare una spiegazione a questo doppio comportamento di valutazione della realtà intorno a noi, cioè considerare tutti gli oggetti essere stati costruiti dall'uomo e brevettarli, e nello stesso tempo non considerare tutti gli esseri viventi costruiti da Dio. Non resta che confermare che è stato falsato il senso della realtà per non permettere all'uomo di conoscere il Creatore, ma questo non status quo conviene al Governante del Mondo ed ai suoi figli in Terra, per poter meglio guidare miliardi di esseri umani disorientati, e perciò nel prossimo futuro gli uomini saranno disposti a farsi tatuare o marchiare il numero della personale serie di parte del codice genetico, come fossero animali verso il macello, macello che inizierà subito dopo la marchiatura del genere umano con il versamento della prima coppa dell'Ira di Dio. La legge del Dio di Israele vietava i tatuaggi.
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Le cose hanno un limite. La velocità ha un limite. Il freddo ha un limite. E se accettiamo ciò che la testimonianza dei fossili grida ad alta voce, la variazione ha un limite. Gli organismi viventi variano, ma restano sempre entro la loro specie. Non si trasformano in qualche altra cosa. Cordiali saluti
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Nessuno sosterrebbe che si possa continuare a fare tale miglioramento. E certo, indipendentemente dai limitati miglioramenti che si potranno effettuare, gli atleti non si saranno trasformati in creature diverse. Né ne consegue che le mosche, pur resistendo al veleno, continuino a variare finché divengano aquile. Né le tignole continueranno a variare di colore finché divengano infine pterodattili.SEGUE
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Una rosa diverrà mai una quercia solo perché vi sono tante varietà di rose? No, sarà sempre una rosa. Gli atleti specializzati nel salto in alto saltavano un tempo un metro e ottanta, ma ora saltano più di due metri. Vuol forse dire che continueranno a migliorare finché le future generazioni faranno salti in alto di venti chilometri?
I corridori migliorarono fino a correre il miglio in meno di quattro minuti. Prova questo che col tempo potranno correrlo in meno di quattro secondi? SEGUE
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Le variazioni da lei citate, sono limitate. Mendel non fece nuove razze di piselli.
È insensato supporre che la variazione di colore di una tignola sia la prova che l’uomo si evolvesse dai pesci. Questo non è altro che il vago parlare degli evoluzionisti. Tra gli organismi viventi vi è continua variazione, ma le variazioni non cambiano ciò che sono gli organismi.SEGUE
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Comunque si tratta di uno studio importante con osservazione di ben 40 000 generazioni, che per la specie umana equivalgono ad un periodo da uno a tre milioni di anni. Ma i risultati – dal punto di vista della conferma o della migliore spiegazione dei meccanismi della supposta evoluzione – sono piuttosto deludenti. I cambiamenti nel genoma appaiono sempre più circoscritti all’interno di ciascun tipo di organismo e non una fonte di trasformazione in un altro tipo. Cordiali saluti
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I cambiamenti verificatesi nel genoma non portano da nessuna parte, i loro effetti sono “contro intuitivi”, cioè paradossali per coloro che vedono la natura in chiave evoluzionista; smentiscono i modelli teoretici classici della teoria dell’evoluzione e semmai spiegano la stasi evolutiva piuttosto che il processo evolutivo. SEGUE
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Alla metà dell’esperimento una mutazione guasta il gene che controlla la riparazione del DNA, e allora il numero delle mutazioni aumenta di 15 volte, ma gli autori NON DICONO dicono quale sia stato l’impatto di questa mutazione sull’evoluzione dell’organismo. Si tratta di una mutazione estremamente dannosa che nell’uomo causa alcuni tipi di cancro famigliare. SEGUE
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Dopo la ventimillesima generazione è comparsa una mutazione nel gene mutT
che controlla la riparazione del DNA, cioè il dispositivo che difende il genoma dalle mutazioni. A questo punto? il genoma è “impazzito”, accumulando altre 600 mutazioni, ma gli autori evoluzionisti non dicono quale è loro valore evolutivo, che del resto dichiarano già esaurito. SEGUE
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Durante le prime 20 mila generazioni si sono verificate 45 mutazioni, che hanno coinvolto circa 1% del totale di 4 000 geni del colibatterio. All’inizio alcune delle mutazioni hanno conferito al batterio delle caratteristiche ritenute di valore adattativo, ma “l’evoluzione adattativa” poi si è rallentata e infine arrestata senza ulteriori vantaggi per il batterio. SEGUE
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Fatto questo, noi non saremo più disposti a perdere un'altro minuto con continui simili contraddittori. Se lei vorrà con sincerità trovare la verità potrà esaminare gli altri video di questo canale e senza dubbio sarà convinto che le prove depongono a favore della creazione. COMINCIAMO DUNQUE COL ESAMINARE L'ESEMPIO DA LEI CITATO: l'esperimento del professor Richard Lenski sul batterio escherichia coli. Quali sono stati TUTTI i risultati, anche quelli nascosti dagli evoluzionisti? SEGUE
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Tratteremo ora (brevemente) l'esempio da lei citato per dimostrare una volta per tutte che gli scienziati evoluzionisti non dicono né si sforzano di dire sempre la verità, neppure riguardo alla loro scienza. Questo esempio da lei citati fa parte dei tanti casi in cui gli scienziati evoluzionisti mentono, nascondono altre verità contrastanti, ma non lo fanno per servire la scienza bensì, di solito, al soldo di pregiudizi dogmatici (religiosi o antireligiosi). SEGUE
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E' incredibile come la disinformazione generi questo tipo di affermazioni!!! E' sufficiente leggere i risultati dell'esperimento di Richard Lenski sul batterio Escherichia coli iniziato nel 1988 per avere una prova diretta che l'evoluzione per mutazione è possibile anche nell'arco di una vita umana (figurarsi nel corso di milioni di anni!!).
Non esisterebbe la vita senza l'evoluzione per Selezione Naturale non casuale che agisce su varianti casuali (ossia mutazioni)!!! Studiate gente studiate..
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non sono un esperto di scienze nè di genetica, però riesco a capire che non ci siamo evoluti , solo che non capisco alcune cose che ho esposto, perchè la chiami mia lavatrice? io non sono un evoluzionista, ho fatto ricerchè e ho visto che abbiamo il 98% delle scimmie, tu dici 1% sai dirmi dove posso informarmi meglio?
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Si intendiamo come "home" la pagina principale del nostro canale, è li che ha mandato i suoi messaggi? Ha cliccato su "Invia messaggio"? Noi non abbiamo ricevuto nulla. Ora proviamo ad entrare nel Suo canale e inviare questo stesso messaggio di nuovo.
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e a destra ci sono altri video che forse potrebbero essere interesanti , devo ancora vederli tutti . il linck non me lo a inviare magari quando rispondete dove devo postare le mie domande , provo ad inviarvelo li
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non ho detto che racconta le fiabe la vostra religione perchè conitui a ripeterlo? io non lo penso, non ho prove per pensare ciò,cmq qual'è la vostra home? intendi dire il vostro canale? cmq vi ho risposto per ben 3 volte, ma dato che non capisco il motivo del quale non avete ricevuto i miei messaggi, ti rispondo direttamente qui, forse è per via della vostra privacy non so, cmq si potete prelevare quello che volete dal mio video, non c'è problema, non so chi è ma se volete qua c'è il link :
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Va bene, faccia le sue domande mandandoci un messaggio sulla nostra HOME, la metteremo in contatto con coloro che sono associati alla Vera Religione, religione che NON RACCONTA LE FIABE come le religioni ufficiali conosciute, così speriamo che risolverà i suoi dubbi. Cordiali saluti
P.s. Le abbiamo scritto due messaggi nella sua Home, perchè non ci risponde?
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si, ho molte cose da chiarire
I viventi si riproducono solo "secondo la loro specie". La ragione è che il codice genetico impedisce alla pianta o all'animale di discostarsi troppo dalla media. Può esserci un'ampia varietà (come si vede, ad esempio, fra gli uomini, fra i gatti o fra i cani), ma non fino al punto che un organismo vivente possa trasformarsi in un altro. Ciò è confermato da tutti gli esperimenti condotti sulle mutazioni. Viene anche confermata la legge della biogenesi, secondo cui la vita deriva solo da altra vita preesistente e l'organismo genitore e la sua progenie sono della stessa "specie". Ciò è confermato anche dagli esperimenti di riproduzione controllata. Mediante incroci, gli scienziati hanno cercato di produrre continue variazioni in diversi animali e piante. Volevano vedere se col tempo potevano produrre nuove forme di vita. Qual è stato il risultato? Il periodico On Call riferisce: "Gli esperti nel campo della riproduzione controllata riscontrano di solito che dopo alcune generazioni si raggiunge un optimum oltre il quale sono impossibili ulteriori miglioramenti, e che non si è formata nessuna nuova specie. Anziché sostenere l'evoluzione, quindi, le tecniche di riproduzione controllata sembrerebbero smentirla". Più o meno la stessa cosa fa notare la rivista Science: "Le specie hanno in effetti la capacità di subire lievi modificazioni nelle loro caratteristiche fisiche e d'altro genere, ma questa capacità è limitata, e a lungo andare si riflette in una oscillazione intorno a valori medi". Pertanto ciò che i viventi ereditano non è la possibilità di continuare a cambiare, ma, piuttosto, (1) stabilità e (2) un campo di variabilità limitato. Il libro Molecules to Living Cells (Dalle molecole alle cellule viventi) quindi afferma: "Le cellule di una carota o del fegato di un topo mantengono stabilmente la rispettiva identità tessutale e organica dopo innumerevoli cicli di riproduzione". E Symbiosis in Cell Evolution (Simbiosi nell'evoluzione della cellula) dice: "Tutta la vita si riproduce con incredibile fedeltà". Anche Scientific American osserva: "I viventi differiscono enormemente per forma, ma questa è straordinariamente costante entro qualsiasi data linea di discendenza: i maiali rimangono maiali e le querce rimangono querce una generazione dopo l'altra". E uno scrittore scientifico ha osservato: "I rosai portano sempre rose, mai camelie. E le capre danno alla luce capretti, mai agnelli". Le mutazioni, conclude, "non possono spiegare l'evoluzione nel suo insieme, cioè perché esistano pesci, rettili, uccelli e mammiferi". La variabilità nell'ambito della specie permette di spiegare qualcosa che contribuì a formare l'ipotesi evoluzionistica nella mente di Darwin. Quando si trovava nelle Galápagos, Darwin osservò dei fringuelli. Questi uccelli discendevano da quelli del continente sudamericano, da dove a quanto pare erano migrati. Ma presentavano curiose differenze, ad esempio nella forma del becco. Darwin lo interpretò come un caso di evoluzione in corso. Ma in effetti non era altro che uno dei tanti esempi di varietà nell'ambito di una specie, consentito dalla struttura genetica individuale. I fringuelli erano ancora fringuelli. Non si stavano trasformando in qualcos'altro, né l'avrebbero mai fatto. Quando si piantano dei semi, essi producono solo "secondo la loro specie", così che si può piantare un giardino certi della fidatezza di questa legge. Quando una gatta partorisce, i piccoli sono sempre gattini. Quando gli esseri umani divengono genitori, i figli sono sempre creature umane. Ci sono variazioni di colore, dimensioni e forma, ma sempre nei limiti della specie. Personalmente avete mai visto qualcosa di diverso? Nemmeno ad altri è capitato di vederlo. Alla luce delle prove esistenti è assolutamente ragionevole, addirittura scientifico, credere che siamo il risultato di un progetto intelligente. In ultima analisi è l'evoluzione, non la creazione, a richiedere una grossa dose di fede cieca e a pretendere che si creda nei miracoli senza nessuno che li faccia. ------------------------------------------------------------ Dopo aver esaminato gli altri video di questo canale senza dubbio sarai convinto che le prove depongono a favore della creazione. E una volta che avrai approfondito la questione usando le tue facoltà di ragionare ti sentirai più sicuro nel difendere le tue convinzioni di fronte agli atei.
Tratto dal romanzo verità “IL VIAGGIO DI LUCIO EURISKO”
... i due amici si guardarono in faccia sconcertati, rassegnati all’evidenza dei fatti che lasciavano basiti. Poi Lucio deglutì, prese fiato e timidamente con voce flebile chiese: «Anche l’Uomo di Neanderthal è una storia inventata?» L’antropologo lo guardò in viso per qualche istante, poi, accennando un sorriso che svelava un’apprezzabile pazienza, rispose: «Carissimo Lucio, il darwinismo ha indossato l’abito di presunta probità scientifica e l’ha fatto anche sfacciatamente. Numerosi sono quelli che possono sembrare sinceri, perché tante argomentazioni, a sentirle, sembrano corrispondere a verità, ma sappia che le menzogne, per non rivelarsi falsità evidenti, portano sempre un po’ di verità nei loro argomenti. La menzogna non è altro che una verità contaminata. Quando sente una notizia, si accerti della purezza dei fatti, non permetta a nessuno di seppellirle la verità sotto innumerevoli dettagli falsificati!»
«Come si può scoprire chi mente?»
«L’astuzia consiste nell’attuare un procedimento analitico sulla dichiarazione e su tutte le sue sfumature e nel prendere in esame tutti i dettagli!»
«In pratica, non bisogna tralasciare nessun particolare di quanto dicono...»
«Potrebbe farci un esempio sull’argomento specifico?»
«Ok! discutendo di evoluzione, ad esempio: dell’Uomo di Neanderthal, detto anche Homo Sapiens, quello che ci raccontano è una verità contaminata!»
«Sì, ma ci dica, come fa a sostenere che ci sia del falso!?»
Salvo capì che era necessario un esempio pratico: «Allora, diciamo che è vera la notizia sul ritrovamento di scheletri umani molto simili a ominidi nella valle di Neander in Germania. Tant’è vero che furono definiti come: “l’anello di congiunzione tra i primati e l’uomo”, ma nei dettagli risulta altrettanto vero che non si trattava di discendenti scimmieschi.
Infatti, con un esame accurato, si è scoperto che erano semplicemente uomini ricurvi su se stessi a motivo dei forti dolori che percepivano alle ossa».
«Anche il mio vicino di casa è curvo su se stesso, quasi del tutto piegato, tanto che non può mai drizzare la schiena. Poveraccio, guarda sempre in terra!» interruppe Fausto e Salvo disse: «Ma non per questo lo considerate una scimmia! Giusto?»
«Ovvio! È soltanto un uomo sofferente di osteoartrite.»
«Infatti! Però in questo caso, a Neander, ritrovandosi di fronte corpi ricurvi, non persero occasione per avvalorare le loro convinzioni evolutive. Questi corpi ritrovati, furono classificati come i veri uomini scimmia. Le loro ossa furono messe insieme dal paleontologo Pierre Marcelin Boule.»
«Tra l’altro» rivelò Lucio «ricordo che le immagini fantasiose di questo presunto uomo scimmia che, con la schiena ricurva, camminava sul lato esterno della pianta del piede, furono riportate sui manuali scolastici di tutto il mondo!»
«Recenti ricerche però, hanno rivelato che l’uomo di Neanderthal non era un ominide, ma semplicemente un uomo che soffriva di rachitismo e di osteoartrite.»
«E questo spiega la sua schiena ricurva?»
«Certo! Inoltre, l’affermazione che camminasse poggiandosi sul lato esterno del piede, è dovuta a un imbroglio di ricostruzione, pare fosse voluto da Boule.»
«La miseria! Ma quando la smetteranno di imbrogliarci!?» lamentò Fausto un po’ stizzito e Salvo con calma spiegò: «Questo paleontologo aveva ricomposto le ossa in modo tale da far assumere all’uomo un aspetto scimmiesco. Volutamente, nel riassemblaggio, l’alluce fu girato e collocato al lato del piede a guisa di quello di una scimmia. Adesso, nelle valutazioni, capite quanto può confondere un dettaglio trascurato?»
«Chiaro!» e poi con una sua romanesca espressione Fausto esclamò: «Comunque so’ troppo imbroglioni!»
«Consola che l’inganno è stato smascherato!» concluse Salvo e Lucio constatò: «Però, nel frattempo, milioni di studenti sono stati deviati dalla verità!»
«Direi letteralmente ingannati! E l’aspetto più grave è che non conoscendo tutte queste dinamiche, si vive ancora con delle convinzioni completamente sbagliate».
Lucio con un’espressione sconcertata domandò: «Quindi, l’Uomo di Neanderthal non era nient’altro che un uomo con gravi deformazioni dell’apparato osseo?»
«Sì, le cose stanno proprio così! E chi non lo ha ancora capito è perché trascura i dettagli dell’informazione. Comunque l’esito rivelato non dovrebbe stupirci più di tanto: voi sapete che è anche possibile nascere con delle malformazioni ossee?»
«Purtroppo sì! Noi veniamo da una città, Torino, dove c’è un luogo, il Cottolengo, con molte persone deformate anche nella loro struttura ossea.»
La dottoressa Lina, che fino a quel momento aveva seguito in silenzio la conversazione, s’intromise: «Dobbiamo riconoscere che la scienza ha procurato dei danni anche nei nascituri di questo secolo, attraverso medicinali molto dannosi come il “Thalidomide”. Sono state molte le donne che, facendo uso di questo medicinale, negli anni ‘60 portarono alla luce creature prive di gambe, braccia e anche orecchie».
«Erano tutte gestanti che facevano uso di questo diabolico medicinale?» domandò Lucio e Lina affranta si limitò ad annuire.
Fausto sempre più inalberato sbottò: «Allora si dovrebbe far sapere anche questo! Perché molti che non hanno questa conoscenza, vedendo queste malformazioni, se la prendono con Dio» e Lucio con evidente tristezza aggiunse: «Direi che alcuni ingiustamente lo bestemmiano, benché, di fatto, il Creatore non c’entri proprio nulla».
«È vero!» confermò Salvo «Ma la scelta di rimanere ignorante sta nella pigrizia dell’uomo e nella sua negligenza. Se ci ragioniamo su, capiamo che, è possibile ritrovare scheletri malformati ovunque. Gli esaminatori, spesso avendo fede nell’evoluzione, forzano ogni cosa affinché quel ritrovamento possa fare parte del loro schema prestabilito traendo un’interpretazione influenzata dalle proprie presupposizioni.»
«Mi sembra di capire che, in questo campo, le cose troppo spesso si evolvono in questo modo!» disse Fausto e Lucio aggiunse: «Non si può negare che questo vergognoso comportamento, sia molto deludente!»
«Purtroppo le cose stanno così! Ma sta ai saggi il compito di appurare la verità! Immaginatevi se nella città di Torino, devastata da una grande calamità, un fervido evoluzionista, dopo qualche secolo, scavasse proprio sulle rovine del Cottolengo trovando i resti dei corpi deformi che abbiamo menzionato poc’anzi. Riuscite a immaginare il poema che comporrebbe facendo emergere quei ritrovamenti?»
«Già! È tutto molto chiaro!»
«Compreso anche questo, non credo ci sia altro da dire sulla teoria dell’evoluzione!» concluse Salvo sorridendo.
«Sì! Quanto detto è più che sufficiente per capire che chi crede di discendere dalla scimmia, come credevo anch’io, si affida a un concetto leggendario» affermò Lucio e Fausto sostenendo il concetto aggiunse: «Adesso, abbiamo capito bene che il credo dell’evoluzione viene fondato su menzogne divulgate ad arte, con mezze verità, da millantatori incoscienti!»
«Spero che adesso, alle prossime notizie che sosterranno l’evoluzione, saprete come valutare i fatti!»
«Ci conti! E la ringrazio per quanto ci ha spiegato!»
«Bene! Se è tutto chiaro, fate tesoro di quanto avete capito!»
«Anzi, le dirò di più, da adesso in poi, quando incontreremo qualcuno che parlerà di ominidi, senza esitare lo zittiremo facendogli conoscere tutte le cose che lei ci ha rivelato.»
«Inoltre, per ridurli al silenzio definitivo, ricorderemo la storia del dente di maiale» aggiunse Fausto e Lucio ridendo: «Sì! Quella del dente di maiale è troppo forte!»
«Sono felice di questo esito. Mi …
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