Video - Le Oasi del Fiume Nicà (Campana CS) - GoPro HD - 2015/2016. Siamo a Campana, un comune di circa 1800 abitanti ai piedi dei monti della Sila, in provincia di Cosenza. In passato era noto come Kalasarna in greco-calabro. Oggi ci occuperemo del suo maggiore corso d' acqua, il fiume Nicá. Siamo in agosto. Come di consueto mi accingo a fare un'escursione. Una di tante. Oggi si parte per le valli del fiume Nicá. La natura ci chiama, è viva e ci parla. Ma prima devierò per altri sentieri, andando a catturare immagini di dirupi, dolci colline, uliveti e paesaggi indescrivibili. Il sole scotta la mia schiena. La calura è insopportabile. Una leggera brezza asciuga il sudore che imperla le mie tempie e la fronte. Una folata di vento tra i rami degli alberi facilita di tanto in tanto il mio procedere lungo i sentieri sulle colline sovrastanti il canyon. Mi fermo su uno sperone roccioso, con vista panoramica su ertissimi dirupi dai colori variegati. Mi sporgo e mi soffermo alcuni istanti a guardare. I boschi della macchia mediterranea che si stendono a perdita d’occhio. L’aria è limpida e la vista spazia all’infinito. Vedo il mio paesino, arroccato sulla cresta antistante. Inizio a catturare le prime immagini. Poi mi avvio per scendere giù a valle, superando le colline dette “del Giglio”, proseguendo per i terrazzamenti degli ulivi nella valle della Gambicella. Dall’alto posso scorgere poco distante la confluenza dei due torrenti Nicà e Garpo, che scorrono come due serpenti flessuosi fra i gomiti delle rocce, unendosi in un unico fiume, il Nicá. Il fiume Nicà nasce a un'altezza di circa 700 mt sul livello del mare, ai piedi del monte Calamacca, nelle profonde gole del canyon di Campana. Questa zona viene chiamata “Raju” dai Campanesi. Qui, incastonato in mezzo agli speroni rocciosi, il Nicá è ancora un piccolo rigagnolo. Superata la valle di Azzolino e quella del Giglio, riceve svariati affluenti che ne incrementano progressivamente la portata, tra quelli principali che lo alimentano sono i torrenti Garpo alla sua destra e Acero alla sua sinistra. Qui, il fiume Nicá diventa un vero fiume. Le nature del fiume Nicá sono due. Nonostante d’estate sia di carattere spiccatamente torrentizio, d’inverno diventa in alcuni tratti un fiume impetuoso ed invalicabile, che durante le piene rovina i suoi stessi argini. Tanti corsi d'acqua si formano ed affluiscono nel periodo dello scioglimento della neve sulle montagne o con la pioggia, alternandosi a forti e talvolta disastrose piene. Per molti contadini o allevatori di bestiame del luogo le acque gelide del fiume schiumante rappresentano un ostacolo. Una vera impresa per superarlo. Giá i nostri nonni raccontavano storie di quei tempi, quando per raggiungere pascoli e terreni sull'altra riva, qualche capra andava persa nelle rapide e il mulo scalciava per protesta. Un fiume duro dai tempi duri. Qua e là circondate spesso da una valle, possiamo trovare delle dighe di pietra e cemento molto alte. Esse furono costruite agli inizi dell’ultimo secolo e in gran parte anche dai prigionieri austriaci, costretti ai lavori forzati durante il primo conflitto mondiale. Questi sbarramenti servivano a controllare e a contenere il flusso dell’acqua. Soprattutto d’inverno possiamo ammirare le cascate. Ai loro piedi si sono formati stagni ed aree umide, nei quali vivono diversi tipi di pesci e rane, oltre a bisce e serpenti. Anche uccelli rapaci come la poiana nidificano nella vallata del Nicà. Il suo nido è aggrappato a pareti rocciose ed inaccessibili. La presenza di questo meraviglioso rapace dimostra, che tutta l'area è ricca di prede. Raggiungo il letto del fiume, in zona Gambicella. Qui trovo stagni d’acqua cristallina, pieni di avannotti, libellule e girini. In quella piccola oasi, circondata da colline verdi e speroni rocciosi sento il ronzio delle api, l’orchestra delle cicali e degli uccelli. L’acqua in quel mese estivo scorre in abbondanza, a causa di un brusco peggioramento del tempo delle settimane precedenti. E’ uno spettacolo molto suggestivo, quasi irreale. Siamo in piena estate, ma l’acqua abbonda come nella stagione autunnale. Mi sposto tra arbusti e speroni rocciosi. Sono terreni difficili. Capita di restare impigliato tra rovi molto fitti. Alla vista dell’acqua, piena di vita, mi rendo conto di trovarmi difronte a una vera oasi con fauna e flora da proteggere. E’ un luogo meraviglioso, un’oasi abbracciata da una pace indescrivibile, dalla natura ancora intatta. Una vera gratificazione per tutto questo cammino nella calura estiva. Narrazione, Foto, Video ed Editing di Carmine F. Petrungaro. http://www.campanaelefante.com Il Portale di tutti i Campanesi Brani musicali Gema-Free: Retrospective/Lizenzfreie Musik/ www.EverMusic.de The incredible oasis of the Nicá Canyon in South Italy - Calabria (Campana CS).