Oggi insieme agli studenti dell'IPSSAR "Vittorio Veneto" di Scampia e ad altri quattro colleghi, abbiamo visitato il caseificio della Cooperativa sociale "Le terre di don Peppe Diana", un bene confiscato alla camorra e restituito alla collettività! La cooperativa è dedicata alla memoria del sacerdote ucciso dalla camorra il 19 Marzo 1994 a Casal Di Principe. Essa è nata nel 2010 e oggi gestisce terreni e impianti confiscati anche nei comuni di Cancello ed Arnone, Pignataro Maggiore, Carinola e Teano. La Cooperativa partecipa alla società consortile "Libera Terra Mediterraneo" che unisce una serie di cooperative sociali nate con bando pubblico, grazie all'opera dell'associazione "Libera. Associazioni, Nomi e Numeri Contro Le Mafie". Dal 17 maggio del 2012, a Castel Volturno, il caseificio della Cooperativa "Le terre di don Peppe Diana" produce mozzarella di bufala a pieno ritmo. Una mozzarella che ha un sapore diverso: "Ha più gusto", disse don Luigi Ciotti, "perché dentro c'è anche un valore aggiunto: quello della legalità!". I soci della cooperativa sono cinque, tutti selezionati con bando pubblico dall'associazione "Libera". Uno dei cinque fondatori è andato via e ora è stato sostituito da un altro socio, accettato dal Consiglio di Amministrazione della Cooperativa. Il caseificio, che si trova in via del Cigno (località Centore), è stato realizzato su un bene confiscato a Michele Zaza, boss del contrabbando di sigarette. Ogni mattina i ragazzi arrivano al lavoro prima dell'alba per produrre diversi quintali di mozzarella. Sovrintendono a tutte la fasi della lavorazione, fino all'imbustamento. "La mozzarella si vende più nel resto d'Italia che dalle nostre parti", ci ha spiegato Massimo Rocco, il presidente della cooperativa, che è tra coloro che nel caseificio ci lavora. "Stiamo cercando di organizzare una nostra rete di vendita sul territorio perché la richiesta è tanta e noi siamo ancora una piccola realtà. Ma per il momento va anche bene così, perché vogliamo crescere con radici solide". La Cooperativa però non produce solo mozzarelle e ricotte di bufala, ma è anche una cooperativa agricola ed è dedita alla produzione di grano, con i quali "Libera Terra" realizza i "Paccheri Don Peppe Diana" e legumi pregiati, anche dimenticati, quali la "cicerchia". Massimo Rocco ci ha detto che in questa Cooperativa si organizzano anche campi di lavoro estivi, ma che al momento le richieste provengono ancora una volta dal nord Italia e non dal territorio... Purtroppo la camorra è ancora molto forte in queste terre e la gente ha ancora timore, sebbene molte cose stanno cambiando ! Alcuni nostri alunni hanno già chiesto informazioni per poter partecipare ai prossimi campi di lavoro estivi... La scuola e la società civile ancora una volta possono contribuire a cambiare questa terra così tanto martoriata! La giornata è stata bellissima, nonostante le condizioni meteorologiche non fossero dalla nostra parte! Una giornata in cui ancora una volta la legalità ha vinto sulla camorra! Una giornata scandita dalle parole di orgoglio e di riscatto di Massimo Rocco, fuggito da questa terra all'età di 21 anni. Riteneva che questa terra non potesse offrirgli nulla. Dopo circa dieci anni è ritornato per intraprendere questa bella avventura. Gli allievi sono rimasti fortemente colpiti da questa bella realtà imprenditoriale nata da un bene confiscato alla camorra e sono stati sempre attenti e interessati, partecipando attivamente al dialogo con domande puntuali e dirette. Don Peppe Diana un giorno disse: "Non c'è bisogno di essere eroi, basterebbe ritrovare il coraggio di aver paura, il coraggio di fare delle scelte, di denunciare"... I soci della Cooperativa sono i testimoni delle parole di Don Peppe Diana. PAGINA FACEBOOK DELLA COOPERATIVA: https://www.facebook.com/pages/Coop-Soc-Le-Terre-di-Don-Peppe-Diana-Libera-Terra/178983035511456