Introbio (LC) - 6 Giugno 2013 e non ci fossero casieifici di questa natura non esisterebbe più la zootecnia e l'agricoltura di montagna, alla base del mantenimento stesso della struttura del territorio". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava, nel corso della sua visita a due aziende che producono formaggi in Valsasssina. L'assessore ha visitato il caseificio Daniele Invernizzi e lo storica azienda Emilio Mauri. "In particolare nel primo caso - ha detto l'Assessore - abbiamo visto un esempio della cosiddetta filiera corta, o km zero che dir si voglia. Un caso virtuoso, dove la trasformazione permette il mantenimento di quel che resta dell'agricoltura di montagna. Iniziativa che va sostenuta e incentivata dall'ente locale perch? rappresentano presidi culturali strettamente legati all'identità del territorio". L'azienda agricola Invernizzi è stata fondata nel 1960 da Daniele Invernizzi. E' condotta a livello famigliare in collaborazione con la moglie e con i tre figli. L'azienda si compone di un caseificio di nuova costruzione (sorto una decina di anni fa), all'interno del quale ci sono spazi per la vendita diretta, uffici, magazzino, celle per la stagionatura, deposito e locali lavorazione e trasformazione del latte. La materia prima che viene lavorata e trasformata, ovvero il latte, arriva da aziende agricole del territorio. Tra i prodotti di nicchia, lo stracchino e la robbiola della Valsassina, il fiorino di capra e di vaccino di mucca, la latteria e mini latteria. Sotto la guida di Nicoletta Merlo, nipote di Emilio, la Mauri ha più di 120 dipendenti e produce e distribuisce in tutto il mondo formaggi d'eccellenza. L'azienda Emilio Mauri ha diversificato le varie fasi di produzione modernizzando le sedi e aprendone di nuove. A Treviglio (Bergamo) si trova l'innovativo impianto di raccolta del latte e di produzione del formaggio fresco. Nelle grotte di Pasturo prosegue, secondo tradizione, la stagionatura del Taleggio e di parte del Gorgonzola e il confezionamento dei prodotti.