http://www.valtaro.it/ Razzia di ovini a Brunelli: un lupo decima un branco di pregiate Suffolk, sbranando alcuni agnelli e ferendo gravemente alcune pecore adulte. L'ennesimo contrasto tra un predatore che sta ripopolando velocemente l'Appennino e le attività umane. Un problema, quello della coesistenza del lupo e delle attività di allevamento e di gestione del territorio, che diventerà sempre più pressante; che dovrà essere affrontato dalle Istituzioni in modo deciso, senza reticenze o posizioni equivoche. E' domenica. Luigi Cresci, accompagnato da un paio di amici, é appena tornato da una mostra di di animali, di ovini, in Toscana; animali di ogni razza, comprese le pecore Suffolk, le sue preferite: ironia della sorte, se così si può dire, alcune delle sue Suffolk, quelle che alleva da oltre trent'anni a Brunelli, con successo, erano appena state "visitate" da un predatore; molto probabilmente da un lupo. Una scena raccapricciante. Un gregge pregiato, distrutto. Un paio di agnelli sbranati; uno, di appena un mese, "solo" ucciso; un'altra pecora scomparsa. Brandelli di animali sparsi per il pascolo, sangue, mosche. Altre pecore ferite, si lamentano; una di queste, lo é in modo grave, ha una serie di buchi nella gola, sanguina; servono dei punti, non si sa se passerà la giornata; alcuni agnelli zoppicano, con le zampe lacerate, feriti durante la fuga dal predatore. Sicuramente ci sono delle fratture. Iniezioni per tutti, con farmaci contro le infezioni. Domani mattina, si farà la conta dei superstiti. L'allevamento, oggetto dell'attacco, quasi sicuramente ad opera di un lupo, sia per le modalità, sia per essere stato avvistato più volte, da una serie di persone nei giorni scorsi, si trova in mezzo alle case, in mezzo alla gente. La sparizione di altri animali domestici, cani e gatti, era iniziata da alcune settimane. La fame, la condivisione di spazi, porta alla predazione, anche in zone densamente popolate, come la frazione di Brunelli. Il lupo, volenti o nolenti, sta iniziando ad interagire sempre più spesso con le attività umane della Valtaro: il numero degli esemplari aumenta costantemente; le segnalazioni di avvistamenti, di danni agli allevamenti, la sparizione di tanti animali domestici, si fanno sempre più frequenti. Si tratta di capire se, a questo punto, da parte delle istituzioni, si vuole affrontare il problema in modo concreto: gli attacchi del lupo, se riconosciuti come tali, vengono solo indennizzati, non risarciti nel valore effettivo. Questo vuole dire, in caso di attacco, ricevere alcune decine di euro per un capo di Suffolk, anche per un capo selezionato negli anni, magari per un riproduttore, quotato anche alcune migliaia di euro. Le pecore, le Suffolk in particolare, possono rappresentare per la montagna un'ottima soluzione per la manutenzione del verde, nonché una reale integrazione del reddito, in relazione alla forte richiesta di mercato, per la qualità delle loro carni. L'allevamento di questi animali é semplice, é possibile svilupparlo in piccoli numeri. E' chiaro che la coesistenza degli allevamenti con il lupo diventa sempre più difficile. Si tratta di capire se le priorità di intervento sul territorio sono chiare, se si intende, con politiche mirate, senza burocrazie inutili, realmente cercare di far coesistere la presenza del predatore con gli allevamenti, anche quelli amatoriali. Diversamente, i pochi segnali di ripresa dell'economia rurale, con forme compatibili di gestione del territorio, anche di tipo hobbistico, saranno lettera morta. Come gli agnelli dell'allevamento di Brunelli. Altri articoli sul lupo in Valtaro: www.valtaro.it/incontro-lupo-altavaltaro/ www.valtaro.it/lupo_ucciso/index.htm www.valtaro.it/lupi_sbranano_cavallo/index.htm agnelli sbranati da lupo