Agricoltura, Mangi carne? Sai quanto (ci) costa una bistecca?
agricoltura | info | prezzo | dati | produzione
Spesso ho scontri non indifferenti con amici italiani, soprattutto quando si tratta di certe tematiche, come quella del mangiare carne e dei danni che questo comporta, non solo per questioni di etica o in termini individuali come le malattie, ma in termini di impatto globale. Ovviamente, tutto dipende dalle informazioni che si possiedono e queste, ci vengono date dai massmedia. È utile in questo caso, ricordare la differenza - per libertà di stampa - fra un Paese libero (come la Svizzera) e un Paese semi-libero (come l'Italia). Ebbene, la maggioranza dei cosiddetti youtuber (segnatamente, quelli che si autodefiniscono appartenenti alla Community Youtube Italia), banalizzano questo tema e nella maggioranza dei casi, lo considerano da ignoranti - o peggio, da "complottisti" - arrivando a deridere Paolo Bernini, che si occupa di questi temi (vedi "COWSPIRACY: PROIEZIONE E DIBATTO" [https://www.youtube.com/watch?v=97ETE6CvXXI]). La realtà invece, tramite l'evidenza scientifica (di cui tanto vanno blaterando), dimostra che gli ignoranti - o peggio, i "coglionisti" - sono loro.
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I dati attuali ci dicono che dobbiamo ridurre almeno dell’80% le nostre emissioni di gas serra nei paesi sviluppati da qui al 2050 per avere una possibilità di restare sotto la soglia di pericolo di un aumento della temperatura di 2°C. L’allevamento è uno dei maggiori fattori del cambiamento climatico, liberando grandi quantità di gas serra. Secondo i dati della FAO “con emissioni stimate equivalenti a oltre 7 miliardi di tonnellate di CO2 per anno, che rappresentano il 14,5% delle emissioni di gas a effetto serra di origine antropica, il settore dell’allevamento gioca un ruolo importante nel cambiamento climatico”. Inoltre i sistemi di allevamento industriali dipendono dall’alimentazione a base di cereali degli animali: il 54% della produzione europea di cereali è destinata all’alimentazione animale. A livello mondiale, il 36% delle calorie provenienti dalle colture servono a nutrire il bestiame. Poi c’è il fattore energetico, l’allevamento intensivo necessita non soltanto di molta energia per fare crescere gli animali, ma anche per coltivare gli alimenti per nutrirli. Secondo uno studio pubblicato dalla Royal Society, l’alimentazione è il primo fattore di utilizzo dell’energia nell’allevamento intensivo con circa il 75% dell’energia totale richiesta. Il resto dell’energia è utilizzato per delle attività come il riscaldamento, l’illuminazione e la ventilazione. Un lusso che non possiamo più permetterci. Ne parliamo con il geologo ambientale Mario Tozzi, Primo Ricercatore del CNR e testimonial della petizione di CIWF (http://e-activist.com/ea-action/action?ea.client.id=1802&ea.campaign.id=44762&utm_campaign=farmageddon&utm_source=actionemail&utm_medium=link) per chiedere ai leader mondiali di inserire l’impatto degli allevamenti e della produzione della carne nel nuovo accordo sul clima di COP21, il chimico ambientale Massimo Tettamanti, consulente tecnico in casi di reato ambientale e consulente ATRA e tra i coordinatori del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione NEIC, con il veterinario Enrico Moriconi, già membro del comitato scientifico di Legambiente - e con Angela Tognetti, a capo di un’impresa agricola famigliare biologica a S. Antonino.
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Trasmesso dalla RSI - Radiotelevisione della Svizzera Italiana:
su Rete Due, venerdì 4 dicembre 2015, alle ore 09:00 e in replica su Rete Uno, giovedì 14 gennaio 2016, alle ore 21:15
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Copyright © RSI
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Commento
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La stupidita' di chi mangia carne: https://www.youtube.com/watch?v=Wec3h-npKJg
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Senza vespe e senza api non si puo' fare neanche il vino: http://www.corriere.it/ambiente/16_gennaio_22/vespe-calabroni-senza-loro-impossibile-fare-vino-0e79730e-c117-11e5-a43f-521a1c10f2a7.shtml?refresh_ce-cp
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Tozzi mi sta sul cozzo! è un disinformatore. Poi il video si chiama video perché c'è il video! Ma poi scusa, c'è la mia intervista all'allevatore quasi vegano, e condividi questa, che mi sembra più intelligente, anche se è un allevatore, è un punto di vista onesto: https://www.youtube.com/watch?v=ide4p_U6iSE
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ciao mi piacerebbe vedere un altra puntata di bar mario ,se è possibile partecipare ciao grazie
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Mi sembra tutto forzatamente esagerato. Anche se è vero che l'allevamento industriale, l'unico beneficio che fa, lo fa nelle tasche dei soliti porci, dire che a due vacche (2) serve un ettaro di terreno e che l'inquinamento globale scompare se non si trasporta più bestiame, è esageratamente eccessivo e rischia di non fare informazione ne in un senso e ne in un altro. Poi io sono il primo a non comprare carne nei supermercati, e lo vieterei. Ma non serve esagerare.
Ciao Marione.
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@MarioCircello ti ha convertito Audrey?
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altro che babbara d' urso!
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È da un po che "speravo" di ascoltare un discorso cosi!
Certo, anche se in italiano, è un programma svizzero, ma almeno c'e.
Non è estremista, non è terrorista, è REALISTA!
Cominciate a condividere, e non fermatevi.
Grazie Mario per un (signor) servizio. Non mi aspettavo meno, da Te.
Una abbraccio.
Spesso ho scontri non indifferenti con amici italiani, soprattutto quando si tratta di certe tematiche, come quella del mangiare carne e dei danni che questo comporta, non solo per questioni di etica o in termini individuali come le malattie, ma in termini di impatto globale. Ovviamente, tutto dipende dalle informazioni che si possiedono e queste, ci vengono date dai massmedia. È utile in questo caso, ricordare la differenza - per libertà di stampa - fra un Paese libero (come la Svizzera) e un Paese semi-libero (come l'Italia). Ebbene, la maggioranza dei cosiddetti youtuber (segnatamente, quelli che si autodefiniscono appartenenti alla Community Youtube Italia), banalizzano questo tema e nella maggioranza dei casi, lo considerano da ignoranti - o peggio, da "complottisti" - arrivando a deridere Paolo Bernini, che si occupa di questi temi (vedi "COWSPIRACY: PROIEZIONE E DIBATTO" [https://www.youtube.com/watch?v=97ETE6CvXXI]). La realtà invece, tramite l'evidenza scientifica (di cui tanto vanno blaterando), dimostra che gli ignoranti - o peggio, i "coglionisti" - sono loro. ************************************************************************** I dati attuali ci dicono che dobbiamo ridurre almeno dell’80% le nostre emissioni di gas serra nei paesi sviluppati da qui al 2050 per avere una possibilità di restare sotto la soglia di pericolo di un aumento della temperatura di 2°C. L’allevamento è uno dei maggiori fattori del cambiamento climatico, liberando grandi quantità di gas serra. Secondo i dati della FAO “con emissioni stimate equivalenti a oltre 7 miliardi di tonnellate di CO2 per anno, che rappresentano il 14,5% delle emissioni di gas a effetto serra di origine antropica, il settore dell’allevamento gioca un ruolo importante nel cambiamento climatico”. Inoltre i sistemi di allevamento industriali dipendono dall’alimentazione a base di cereali degli animali: il 54% della produzione europea di cereali è destinata all’alimentazione animale. A livello mondiale, il 36% delle calorie provenienti dalle colture servono a nutrire il bestiame. Poi c’è il fattore energetico, l’allevamento intensivo necessita non soltanto di molta energia per fare crescere gli animali, ma anche per coltivare gli alimenti per nutrirli. Secondo uno studio pubblicato dalla Royal Society, l’alimentazione è il primo fattore di utilizzo dell’energia nell’allevamento intensivo con circa il 75% dell’energia totale richiesta. Il resto dell’energia è utilizzato per delle attività come il riscaldamento, l’illuminazione e la ventilazione. Un lusso che non possiamo più permetterci. Ne parliamo con il geologo ambientale Mario Tozzi, Primo Ricercatore del CNR e testimonial della petizione di CIWF (http://e-activist.com/ea-action/action?ea.client.id=1802&ea.campaign.id=44762&utm_campaign=farmageddon&utm_source=actionemail&utm_medium=link) per chiedere ai leader mondiali di inserire l’impatto degli allevamenti e della produzione della carne nel nuovo accordo sul clima di COP21, il chimico ambientale Massimo Tettamanti, consulente tecnico in casi di reato ambientale e consulente ATRA e tra i coordinatori del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione NEIC, con il veterinario Enrico Moriconi, già membro del comitato scientifico di Legambiente - e con Angela Tognetti, a capo di un’impresa agricola famigliare biologica a S. Antonino. ************************************************************************** Trasmesso dalla RSI - Radiotelevisione della Svizzera Italiana: su Rete Due, venerdì 4 dicembre 2015, alle ore 09:00 e in replica su Rete Uno, giovedì 14 gennaio 2016, alle ore 21:15 ************************************************************************** Copyright © RSI ************************************************************************** #RSI, #ReteDue, #Approfondimento, #Etica, #Ambiente, #COP21, #GasSerra, #CO2, #CambiamentoClimatico, #Inquinamento, #InquinamentoAmbientale, #EffettoSerra, #FAO, #Ecologia, #Energia, #Petrolio, #Acqua, #Alimentazione, #Allevamento, #Allevamenti, #AllevamentoIntensivo, #AllevamentiIntensivi, #AllevamentoIndustriale, #AllevamentiIndustriali, #Carne, #MangiareCarne, #Animali, #Cereali, #Studio, #RoyalSociety, #CNR, #MarioTozzi, #CIWF, #MassimoTettamanti, #ATRA, #NEIC, #EnricoMoriconi, #Legambiente, #AngelaTognetti, #YoutubeItalia, #CommunityYoutubeItalia,
Commento
Ciao Marione.
Certo, anche se in italiano, è un programma svizzero, ma almeno c'e.
Non è estremista, non è terrorista, è REALISTA!
Cominciate a condividere, e non fermatevi.
Grazie Mario per un (signor) servizio. Non mi aspettavo meno, da Te.
Una abbraccio.
Grazie della bella esposizione, la diffonderemo.