Mercoledì 4 Febbraio 2009 OSPITI IN STUDIO: Aldo Grasselli, Presidente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare Membro del Consiglio Superiore di Sanità Maria Caramelli, Responsabile del Centro Referenza Nazionale per la BSE dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino Giorgio Gilli, Professore Ordinario di Igiene dell'Università di Torino Conduce : Giorgio Diaferia In Studio: Fabrizia Ghione e Giulia Ferrario Servizi Esterni e Montaggio video : Francesca Diaferia, Giulia Ferrario, Paola Rebecchi L'uomo é un tubo digerente La sicurezza alimentare permette di garantire in modo costante e generalizzato alimenti che per quantità, qualità e varietà possano permettere alle persone una vita sana ed attiva. Tuttavia in funzione delle situazioni di partenza si accentua l'attenzione sugli aspetti quantitativi e qualitativi, caratteristici della attuale politica dell'Unione Europea. Là dove infatti le condizioni di base della popolazione sono caratterizzate da forte rischio di denutrizione, per sicurezza alimentare si intende appunto le misure che assicurano la copertura delle esigenze delle popolazioni da un raccolto all'altro con un sufficiente livello di scorte per le evenienze negative. Là dove invece il pericolo di carestie generalizzate sono solo ricordi storici i problemi qualitativi hanno l'assoluto predominio In tal caso sicurezza alimentare è un termine che si riferisce ad un insieme di prassi, da un lato, e di requisiti, da un altro lato, che mirano a garantire la buona qualità di un cibo o di una bevanda sotto il profilo igienico e sanitario. Cento per cento sano dalla terra al piatto? Nella seconda parte della trasmissione si è parlato del caso di BSE, più comunemente Mucca Pazza, una malattia degenerativa cronica ad esito inevitabilmente fatale che colpisce il sistema nervoso centrale del bovino. Rinvenuta per la prima volta in Inghilterra nel 1985 dove si è manifestata in forma epidemica a seguito del consumo da parte di bovini di farine animali contaminate. Tale malattia rientra nel gruppo delle "encefalopatie spongiformi trasmissibili" definite anche come "TSE", provocate da agenti non classificabili come virus o batteri. Va inoltre ribadito con forza che il rischio di malattia nell'uomo, allo stato attuale delle conoscenze, deve essere considerato molto basso e, in ogni caso, largamente inferiore a rischi comunemente accettati quali, ad esempio, l'utilizzo dell'automobile. Sicurezza? Elementare Nellultima parte della trasmissione si è toccato largomento degli OGM. Questi sono organismi artificiali, spesso brevettati e dunque di proprietà privata di una azienda. Sono ottenuti inserendo nel patrimonio genetico dell'organismo "ospite" parti di DNA di organismi diversi che in natura non potrebbero in alcun modo scambiarsi il materiale ereditario. I sistemi agrari complessi e diversificati sono così oggi a rischio: la dispersione nell'aria del polline, il trasferimento dei transgeni dalle colture geneticamente modificate alle erbe spontanee, la dormienza dei semi che li può portare a germinare a distanza di qualche stagione o l'alterazione dei microrganismi del suolo possono rappresentare un pericoloso mezzo di dispersione degli OGM e di inquinamento genetico. Problemi che investono tanto le coltivazioni commerciali quanto le prove sperimentali. Faccia a Faccia In questa puntata il Dott. Diaferia intervista il Dott. Grasselli per informare i nostri telespettatori su quali sianole importanti evoluzioni in campo scientifico e burocratico nellassicurare ogni giorno di più un efficiente controllo degli alimenti e quindi una sicurezza alimentare a 360.