Tipologia: Locomobile stazionario a vapore Costruttore: Marshall - Gainsborough, Lincolnshire, England Anno di costruzione: 1912 N.di serie: 65549 Pressione di bollo: 7 Kg/cmq. Fascio tubiero: n. 19 tubi Potenza massima alla puleggia: 4 Cavalli Vapore Giri al minuto: Massimo 140 giri/min' Importatore: Costruzioni Meccaniche Riva - Milano, già Ing. A. Riva Regolatore di giri: Centrifugo tipo Pickering governor Alimentazione acqua caldaia: mediante pompa meccanica a pistone e valvole di non ritorno. Provvista di Pompa di sicurezza a mano William Marshall fonda a Gainsborough nella contea del Lincolnshire, nello stato England nel 1848 lo stabilimento Britannia Iron Works, raggiungendo alla fine del 1885 la superficie produttiva di 16 ettari, di cui 11,5 ettari di edifici, costruiti con mattoni fatti sul sito ed impiegando 1900 uomini. Si producevano originariamente motori a vapore stazionari e portatili, trebbiatrici e macchine agricole, esportate in tutto il mondo. William Marshall muore nel 1861 e la ditta passa ai suoi figli, James e Henry. A seguito della prima guerra mondiale (1914-1918) declinano molti dei tradizionali mercati di Marshall (anche se durante la guerra furono impiegati 5.000 uomini nella fabbricazione di munizioni). Tuttavia, dal 1920 la ditta inizia la produzione di motori a combustione interna e motori industriali ad olio stazionari. Nel marzo del 1936 nasce sulle ceneri della Marshall un'azienda completamente nuova, denominata Marshall Sons & Company Ltd. Inizialmente, la nuova società produsse caldaie per l'industria, trattori, rulli compressori e macchine per la costruzione e manutenzione di strade, e durante la seconda guerra mondiale, fabbricò materiale militare e addirittura sottomarini. Seguitò la produzione di macchine, comprese le cosiddette coloniali ossia macchine per la lavorazione ad esempio del thè ed utilizzate nelle piantagioni del sub-continente indiano, quando a seguito di abbandono del thè verde cinese, l'Inghilterra iniziò la coltivazione del prodotto in India denominato"gioiello della corona". Consistevano in: - stufe in ghisa alimentate a legna che con aria calda forzata, spinta attraverso dei tubi, alimentavano essiccatoi dotati di vassoi di acciaio inox perforati sui cui le foglie di thè venivano asciugate; - rullatrici di thè, che avevano delle frese in acciaio inox che tagliavano le foglie a forma di minuscoli fiocchi marrone scuri molto secchi e fragili: tale processo venne modificato, ovviamente, per produrre il tè in polvere secco delle attuali bustine di thè. Alcune di tali macchine fino al 2009 (ad esempio la asciugatrice n. 3309) hanno ancora operato sull'isola di Sao Miguel nelle Azzorre presso la ditta "Gorreana", fondata nel 1883, uno dei ultimi insediamenti ancora in esistenza sull'isola ed utilizzatrice di macchine originali realizzate dalla Marshall per la lavorazione delle foglie, mentre una versione precedente, che appare non operativa, è numerata M3227. La Marshall è stata in seguito rilevata dalla Leyland motors e negli anni '80 la Marshall si è nuovamente separata dalla Leyland acquistandone il settore trattori sia della Leyland che della Aveling-Marshall. La produzione è continuata a ritmo ridotto per tutti gli anni '90 e come per molte società il business è declinato durante gli anni settanta e la fabbrica è stata chiusa. Attualmente, i fabbricati, in gran parte vuoti, si stanno trasformando in edifici per il tempo libero e lo sviluppo di tale complesso dovrebbe creare molti posti di lavoro in Gainsborough abilitando il sito ancora una volta all'avanguardia dell'economia della città. Il sito, aperto nella primavera del 2007 e denominato "Marshalls Yard", costituisce un ricco patrimonio industriale, e molte delle strutture originali sono state conservate grazie a architetti che con sensibilità hanno progettato la fusione del vecchio con il nuovo, rinnovandone l'uso. Il patrimonio è celebrato in tutto il sito di una vecchia gru a vapore e da opere di ingegneria che pur fornendo un ingresso drammatico al cantiere Marshall, con cartelli informativi in tutto il centro celebrano la storia di questo perno di fama internazionale del mondo legato all'ingegneria meccanica. L'impatto sulla città è stata riconosciuto dal Consiglio britannico nel dicembre 2007, con un Gold Award, dicendo che era "un fulgido esempio di rigenerazione". Citazioni: I poeti greci concepirono l'immagine di Helios, il sole, che in una grande tazza d'oro o caldaio compie il viaggio notturno da Occidente a Oriente, navigando sulle acque dell'Oceano tenebroso, per rinascere ogni mattina. La caldaia come strumento di resurrezione compare anche nel mito di Medea che squarta un ariete e, facendolo cuocere in una caldaia, lo fa rinascere come agnello. Nella mitologia nordica si incontra invece la caldaia come recipiente che contiene la bevanda magica, fonte della sapienza e dell'ispirazione profetica.