LAquila, 20 Nov 2009 - Dopo le prime case e stato consegnato a LAquila anche un maxigregge di quasi mille pecore che gli allevatori sardi hanno donato ai colleghi abruzzesi colpiti dal terremoto per far ripartire la pastorizia che e una componente determinante delleconomia in una provincia dove quasi un terzo delle imprese si occupa di agricoltura. Liniziativa e della Coldiretti che ha voluto compiere un gesto concreto di solidarieta secondo una antica usanza che in Sardegna si chiama sa paradura e che prevede il dono di una o piu pecore a chi cade in disgrazia per risollevare le sue sorti. La consegna del gregge che conta anche numerosi agnellini e avvenuta in un clima di festa con uno scambio di prodotti tipici della tradizione sarda ed abruzzese rallegrato da musiche folcloristiche e che ha coinvolto, per iniziativa della Coldiretti, centinaia di agricoltori ed allevatori, oltre ai rappresentanti delle Istituzioni. Un impegno per salvare un mestiere antico ricco di tradizione e mantenere vive le campagne, ma che - sottolinea la Coldiretti - offre anche produzioni di carne e formaggi di pecora di qualita particolarmente importanti per la ripresa economica in una Regione come lAbruzzo dove lagroalimentare pesa per il 15 per cento sul Pil regionale. Lagricoltura e infatti un settore economico importante per lAbruzzo con un tessuto produttivo composto da oltre 82mila aziende e una produzione lorda vendibile di un miliardo e 345 milioni di euro. Nella zona dellAquilano, interessata dal terremoto sono presenti 1500 aziende agricole. Il terremoto - riferisce la Coldiretti - ha provocato danni stimati per 100 milioni di euro e danneggiato oltre 400 aziende agricole soprattutto impegnate nellattivita di allevamento con il crollo di strutture di ricovero per gli animali e le materie prime e la morte di molti animali per non parlare delle conseguenze psicologiche che le scosse sismiche hanno prodotto sulle greggi. Ce stata una minore produttivita con molti animali che sono andati dispersi mentre gli altri, spaventati, hanno ridotto la produzione di latte, ma anche un aumento dei casi di aborto, fenomeno che si verificata in circostanze simili. E la mancanza di opportunita economiche - prosegue la Coldiretti - rischia di accelerare labbandono di questa attivita con il terremoto che ha allontanato i turisti e ridotto le spedizioni verso le grandi citta come Roma dove storicamente vengono acquistati agnelli abruzzesi considerati di grande qualita. Il dono del maxigregge, che ha viaggiato in traghetto, e destinato a ricostituire alcuni degli allevamenti abruzzesi danneggiati e nasce da una idea di alcuni pastori sardi che e stata tradotta in pratica dallazione sinergica delle Coldiretti di Nuoro e Abruzzo in collaborazione con i rispettivi Assessorati regionali allagricoltura.