La Fiera del Crocifisso di Modugno divisa in due. Come due sono le categorie che parteciperanno da quest’anno nel centro cittadino. La prima degli operatori “merci varie”, la seconda definita “speciale”. Ad un mese esatto dal tradizionale appuntamento che non solo i modugnesi aspettano, montano le polemiche degli addetti ai lavori pronti a protestare se il commissario Mario Ruffo non troverà una soluzione alternativa. E quale potrebbe essere? Il ritorno, per esempio, in via Vigili del Fuoco, visto che oltre un centinaio di ambulanti saranno sistemati proprio in quella zona? Non sarebbe possibile. La commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo infatti non ha ritenuto quel sito idoneo alla manifestazione. Nel verbale del 16 luglio scorso la commissione spiega che la zona di via Vigili del Fuoco con i suoi 320 posti “non garantisce in caso di necessità, condizioni minime di sicurezza, ordine pubblico, incolumità, esodo rapido e ordinato delle persone”. Di qui la decisione, trasformata poi in un atto di indirizzo dalla ex giunta Magrone, di dividere la Fiera del Crocifisso in due. In una nota le associazioni di categoria spiegano però che: “Il provvedimento appare illegittimo. Penalizzante e che bisogna subito revocare perché significherebbe seriamente compromettere il futuro del commercio su aree pubbliche di qualità a Modugno”. Fra una settimana, intanto, gli operatori dovranno scegliere i posti e in quella occasione manifesteranno il loro dissenso nei confronti di un “provvedimento inadeguato”. Ma le polemiche non finiscono qui: dopo il mancato trasferimento del mercato del venerdì in via Di Cristo, i residenti del quartiere Santo Stefano sono pronti, dalla prossima settimana, a bloccare il traffico e le vie d’accesso della zona del mercato. Nelle ultime ore è intervenuto anche il Partito Democratico cittadino. In una nota protocollata al commissario Ruffo ha chiesto di “rivedere la questione”. Il PD ha parlato di “condizioni precarie di sicurezza e igiene che ledono il diritto alla qualità della vita”.