Fabio Bolzetta durante il programma "Nel cuore dei giorni" su Tv2000 si collega con Vito D'Ettorre che si trova a Civita Castellana insieme a Mario Profili nella Fattoria biologica Lucciano. In esclusiva per i nostri telespettatori il racconto del processo di lavorazione che conduce alla produzione del formaggio. Il primo atto è la pastorizzazione, con la quale il latte viene riscaldato a 75°C per circa venti secondi. Poi vengono aggiunti i fermenti lattici. E' sufficiente un'ora circa ai fermenti per rendere il latte pronto per una corretta caseificazione. Si passa poi a unire il caglio di vitello naturale e in un breve lasso di tempo la caseina comincia ad aggregarsi. Dopo circa 30 minuti la cagliatura è completa: la cagliata è pronta e si può procedere alla sua rottura con l'ausilio dello spino. Con la rottura della cagliata buona parte del siero si separa dal coagulo e emerge in superficie. Effettuato lo spurgo del siero, si lascia la cagliata nel tino a riposare: vi rimarrà per 2-4 ore a fermentare; il tempo necessario secondo il clima, la temperatura, il grado di maturazione del latte e ... il formaggio che si vuole produrre. Il grado di maturazione della pasta varia con la tipologia dei formaggi a pasta filata e contempla, in linea di massima, tre livelli di maturazione: con la pasta meno matura si ottiene il caciocavallo, solitamente il primo formaggio che si produce nella giornata. Con la pasta un po' più matura arriva l'ora delle scamorze e dei provolini, mentre la pasta con il più elevato grado di maturazione è riservata alla mozzarella.