Giornata particolare per noi di AgroWorld oggi. Ci troviamo in provincia di Cremona nella località Capralba, località che si trova al confine con la provincia di Bergamo, per osservare con una certa curiosità e ovviamente riprendere un Challenger Terragator con iniettore Claydon. Il Terragator appartiene a Chiari Agricoltura Srl, azienda contoterzi con sede in quel di Cologne in provincia di Brescia. Il modello di “gator” utilizzato, ricordando che Chiari ne posside ben cinque, è il 2244. È equipaggiato con un motore Sisu da 8,4 Lt CTA Tier III / stage 3 A; è in grado di erogare una potenza massima di 330 HP (243 kW) mentre la potenza nominale invece è pari a 300 HP (221 kW). Il serbatoio carburante ha una capacità di 492 litri. Per quanto riguarda le dimensioni questo particolare tipo di macchina si sviluppa su una lunghezza complessiva (senza considerare l’interratore) di 8,10 metri, ha una larghezza di 3,10 metri e un’altezza di 3,73 metri. La cisterna può contenere 15 metri cubi di “prodotto” da iniettare nel terreno. Il 2244 presenta pneumatici molto larghi (con pressione regolabile tramite sistema apposito) adatti a ridurre al minimo il calpestamento e quindi la compattazione del terreno sfruttando anche il caratteristico movimento a “granchio”. Il tipo di cambio di cui dispone il Challenger Terragator 2244 è un powershift denominato Terra-Shift 11F/3R. L’iniettore scelto da Chiari Agricoltura Srl è della Claydon. Esso valorizza digestato e reflui liquidi iniettandoli a livello sottosuperficiale evitando emissioni di ammoniaca in atmosfera con perdita di azoto utile. I reflui iniettati saranno soggetti a mineralizzazione che renderà disponibili alle piante i principali elementi nutritivi. L’iniettore ha una larghezza di 6 m, presenta un kit di lavoro formato da disco e ancora con puntale rinforzato al tungsteno permettendo così un lavoro chirurgico sul terreno durante l'iniezione di digestato entro i 15 cm di profondità. L' iniettore di Claydon è adatto per la distribuzione di reflui zootecnici e digestato ed è basato sullo stesso telaio delle seminatrici denominate Hybrid ma con utensili specifici. Da parte di tutto il team AgroWorld un ringraziamento particolare alla famiglia Chiari per la gentilezza e la disponibilità avuta. A tutti voi buona visione.