Palermo, (askanews) - Vasta operazione antimafia dei carabinieri in provincia di Palermo, concentrata soprattutto sul territorio di Montelepre. I militari hanno eseguito sette arresti nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in estorsione aggravata e continuata e furto di bestiame. Le indagini si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali. L'operazione è un approfondimento dell'indagine "Nuovo Mandamento", che ha documentato la riorganizzazione territoriale di Cosa nostra nella parte occidentale della provincia di Palermo con la creazione di una nuova sovrastruttura di coordinamento dei due storici mandamenti mafiosi di San Giuseppe Jato e Partinico che ha già portato all'arresto di 53 persone. Il tutto secondo precise modalità operative sottolineate dal procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi, titolare della nuova inchiesta: "Si vuole cambiare la struttura nel territorio perché a una frammentazione eccessiva del potere si vuole sostituire un potere più centralizzato quindi si fanno dei centri di comando più ampi. Quindi sotto il controllo di poche persone si controlla un grande territorio". Nell'inchiesta è coinvolto anche l'autista dell'ex sindaco di Montelepre. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe avuto un ruolo nell'estorsione nei confronti di un imprenditore che si stava occupando del rifacimento esterno della palestra comunale.