PADOVA TG (martedì 18 agosto 2015) - Tragedia questa mattina all’Arcella: un imprenditore di 70 anni si è sparato con un fucile da caccia in ufficio Alle 10.30 ha mandato un sms al figlio: “Perdomani… appena puoi passa di qui”. Il ragazzo che fortunatamente si trovava i città, ha capito che qualcosa non andava, e si è precipitato in moto in via De Menabuoi, dove il papà aveva l’ufficio. Ha aperto la porta e la scena è stata agghiacciante. Orfeo Paccagnella, titolare di una piccola impresa di pulizie e giardinaggio, era seduto alla sua scrivania, il corpo era ancora caldo: l’uomo si è sparato alla testa con il fucile che aveva regolarmente registrato. Sulla scrivania nessun biglietto. Il pensiero va subito alla crisi, Paccagnella, si dice in giro, si sarebbe suicidato perché le cose al lavoro non andavano bene. L’uomo, che viveva con la moglie a Montà, aveva tirato su da solo la sua piccola azienda, e l’aveva portata avanti per vent’anni. Aveva pochi dipendenti, tutti su chiamata. La ditta era più grande una volta, poi qualche tempo fa aveva messo in affitto altri locali in disuso. Ma la Padovana Service aveva continuato a lavorare. “E’ vero avevamo sentito la crisi – ha detto il figlio – ma mio padre non si è suicidato per questo: non aveva debiti con le banche, non avevamo problemi che non potessimo superare, non capisco che cosa gli sia successo”. Stamattina in ufficio c’erano anche i dipendenti, disperati per la notizia. Sul posto le volanti e la polizia scientifica. Ma non ci sono dubbi: Orfeo ha fatto tutto da solo. Non si farà l’autopsia, il corpo è stato restituito ai famigliari. I funerali si terranno probabilmente già giovedì.