Sull'altopiano della Sila la patata veniva coltivata già oltre due secoli fa. Ma è solo dagli anni 50 che attorno alla patata è nato un sistema economico forte e sostenibile. Attualmente sono circa 200 le aziende agricole tra piccole medie e grandi che producono patate sull'Altopiano Silano. Le più rappresentative sono aggregate in strutture Cooperative, Consorzi e Organizzazioni di Produttori. I dati più recenti attestano che l'areale Silano produce su 1700 ettari investiti annualmente, circa 600.000 quintali di patate (il 50% delle patate della Regione Calabria e circa il 3% della produzione nazionale). Diverse sono le varietà coltivate tra precoci o tardive, a pasta gialla o bianca, a buccia gialla o rossa, a pasta soda o farinosa, e cosi via. Le più importanti, per quintali prodotti, sono: Agria, Marabel, Nicola, Liseta, Melody, Fontane, Spunta, Desiree, Ditta, Agata, Cupido, Laura, anche se tante altre nuove varietà molto promettenti sono in fase di sperimentazione e di espansione come, ad esempio, Universa, Antea, Aurea e Jelly. L'Altopiano Silano è caratterizzato da condizioni pedoclimatiche marcatamente montane, temperate dalla dislocazione a sud e dalla estrema vicinanza ai due mari che ne seguono in confini ad est e ad ovest. Grazie all'altitudine media compresa tra 1200 e 1400 metri slm, ed al terreno di medio impasto tendente al sabbioso, è notoriamente una delle zone maggiormente vocate in Italia per la produzione di patate. L'ambiente produttivo si distingue per un clima secco d'estate e freddo d'inverno, con temperature moderate per tutta la durata del ciclo di vegetazione (maggio-settembre). Le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e il regime dei venti dominanti, oltre ad un naturale isolamento delle aree di coltivazione per la presenza di alture che ne descrivono i confini, determinano una bassissima presenza di agenti patogeni tale da richiedere un numero ridotto di trattamenti e conferiscono al prodotto particolari qualità organolettiche. Le semine avvengono nel mese di maggio e le raccolta nei mesi di settembre, ottobre e novembre. Questo fa si che il prodotto venga raccolto in condizioni ottimali di temperatura (10-15 °C) e non c'è il pericolo di germogliatura precoce. La patata della Sila, infatti, si caratterizza per la ottima capacità di conservazione favorita anche dalle condizioni climatiche invernali molto rigide che consentono di mantenere i magazzini sempre tra i 6 e gli 8 °C e di conservare il prodotto senza l'ausilio di prodotti chimici antigermoglio. Recenti studi scientifici che hanno messo a confronto il prodotto silano con quello proveniente da altre zone di produzione nazionali ed estere, hanno confermato come "il particolare clima e le caratteristiche dei suoli della Sila conferiscono al tubero un aspetto della buccia più consistente, con un colore di maggiore intensità cromatica e di tonalità più tendente al giallo, rispetto al colore giallo-aranciato tipico. I tuberi manifestano una sostanza secca mediamente elevata, a causa di un clima costante, senza interruzione dello sviluppo vegetativo ed una maturazione lenta ed uniforme, causa anche di una maggiore consistenza dei tuberi freschi ed una migliore conservabilità. Dal punto di vista organolettico si rileva un gusto tipico di patata più accentuato rispetto alle altre provenienze" (relazione scientifica CISA Mario Neri - Imola allegata alla richiesta di riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta per la Patata della Sila). Nel 2004 è nato un comitato promotore, rappresentato esclusivamente da produttori, che ha presentato al MIPAAF la domanda per l'ottenimento dell'Indicazione Geografica Protetta per la Patata della Sila da parte dell'Unione Europea. Con Regolamento UE n. 898/2010 della Commissione dell'8 ottobre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, è stato sancito il riconoscimento IGP per la Patata della Sila che si associa alle altre quattro DOP/IGP di patate riconosciute in Europa. Il marchio dell'Indicazione Geografica Protetta (IGP) rappresenta una importante tutela per i produttori dalle imitazioni e una essenziale garanzia per il consumatore sull'origine territoriale, la salubrità e la genuinità della Patata della Sila IGP. Dal 2011 il territorio si è arricchito della presenza del Consorzio di Tutela della Patata della Sila IGP, riconosciuto dal MIPAAF, che svolge un'importantissima funzione di difesa e promozione del marchio. Il disciplinare prevede l'utilizzo di sei varietà, Agria, Desirée, Ditta, Majestic, Marabel e Nicola ma sono allo studio delle varianti per ampliare il ventaglio varietale in un'ottica di miglioramento dell'offerta per il consumatore. La zona di produzione comprende 13 comuni nella provincia di Cosenza e 13 comuni in provincia di Catanzaro.