Mercoledì 15 luglio si è svolta la manifestazione davanti il Consolato spagnolo di Napoli per chiedere l'abolizione della soppressione di animali sistematicamente praticata in tutti canili denominati Perreras presenti in Spagna. Sebbene la Questura avesse militarizzato ed informato il Consolato della manifestazione , gli uffici sono stati chiusi anticipatamente. "La legge spagnola legalizza l'uccisione di cani e gatti randagi a distanza di pochi giorni dalla cattura, ciò è inaccettabile. Siamo scesi in piazza per chiedere alle istituzioni iberiche di cancellare questa ignobile legge irrispettosa dei principi della Carta europea sul benessere animale, ma dei diplomatici neanche l'ombra. Comportamento inaccettabile per i rappresentanti del Governo Rajoy che hanno chiuso qualsiasi apertura al dialogo democratico pur sapendo della protesta. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Altrettanto deplorevole il comportamento della Questura che si è rifiutata di contattare, su nostra formale istanza, i diplomatici spagnoli asserendo di non essere in possesso dei loro riferimenti telefonici. Ma il fatto ancora più meschino è la pressione esercitata dal Consolato iberico sulla nostra TV di stato,al fine di censurare Il dissenso dei manifestanti , senbene la troupe di Rai 3 abbia registrato l'intera manifestazione. La mobilitazione va anche in sostegno degli attivisti spagnoli che non potranno piu' manifestare a seguito della "legge bavaglio" che nega il diritto di protestare pacificamente e di esprimere collettivamente un’opinione. Dal 1° luglio e' entrata in vigore l'ignobile legge che riporta la Spagna ai tempi bui della dittatura franchista e la fa ripiombare in uno stato di polizia." Alla manifestazione organizzata dal movimento politico Partito Animalista Europeo e dalla associazione Attivisti Animalisti Napoli hanno parteciperato Fronte Animalista, M.P.A.A., singoli attivisti e cittadini sensibili appartenenti alla società civile.